ASCOLI PICENO – Tra poco le voci di giocatori e mister dalla sala stampa dello stadio ‘Del Duca’. Fuori, nel piazzale, molti tifosi aspettano l’uscita della squadra, mentre degli ultras si sono recati sotto la Nord.

Nel frattempo, dal piazzale circa un migliaio di tifosi attende ancora che escano squadra e presidente. In sala stampa ancora non si fa vivo nessuno.

In sala stampa si presentano solo Daniele Di Donato e Andrea Soncin. Nessuna intervista, solo parole di scusa.

Il capitano: “Siamo qui per chiedere scusa a tutta la città e ai tifosi. Ci prendiamo tutta la responsabilità di questo momento difficile, ma cercheremo di onorare la maglia fino alla fine e dare tutto. Vedremo dove staremo fra tre giornate, speriamo di fare il miracolo“.

Soncin: “Dobbiamo scusarci con chi paga il biglietto, col presidente e a chi vive per l’Ascoli. Siamo profondamente amareggiati, non era quello che volevamo e speravamo prima della gara. Confidiamo in queste tre gare: finché c’è la possibilità lotteremo con le unghie e con i denti. Di certo non come oggi. Siamo qui perché è giusto che ci siano due persone che sono abituate a prendersi le responsabilità“.

Fuori la situazione è molto calda: i tifosi inveiscono contro la società, ma anche contro Massimo Loviso. I giocatori restano, per ora, dentro lo stadio.

Silva: “La peggiore giornata da quando sono qui e nella mia storia da allenatore. E’ stata una resa incondizionata. La squadra è indifendibile. Ci mancherebbe, sono il primo responsabile. E’ una resa inaccettabile. L’avevamo preparata da battaglia, da guerra, tipo Padova. E’ inaccettabile – continua il mister -, ma c’è una speranza di salvezza, come hanno detto i più ‘anziani’, ma devono crederci i ragazzi, nella loro testa e non deve più esistere una partita simile“.

Non voglio neanche commentare cosa è successo dopo il 3-0 – continua -. Sullo 0-1 c’è stato un minimo di reazione, ma sui cross, ad esempio, prendevamo sempre loro la palla. A me ha ferito moltissimo, ero rientrato per l’am0re per questa maglia e per il gruppo. Sapevo che era una situazione difficile, ma ero e resto fiducioso nella salvezza. Ma nella testa dei ragazzi devono esserci anche i fatti, non solo le parole“.

Tradito dal gruppo? No, non credo. La prestazione mi ha offeso, ma ci sono uomini veri nel gruppo e da questi devono prendere la convinzione di potercela fare. Oggi, però, ho visto cose terribili: alla prima palla filtrante già ho guardato Antonio (Aloisi, ndr)… Questa settimana al campo sarà dura, ma è giusto così”.

Sull’ipotesi ritiro della squadra: “Sarebbe una buona soluzione, parlerò col presidente“.

Alle 18,15 la squadra è ancora all’interno dello stadio insieme al presidente Benigni. Anche il Verona deve lasciare il ‘Del Duca’. Fuori, forze dell’ordine, che hanno minacciato una carica per sedare gli animi più arrabbiati, stewards e tanti tifosi, in ‘attesa’ nel piazzale.

18,25. La squadra è ancora dentro gli spogliatoi. Secondo indiscrezioni, il motivo principale riguarda la scelta se andare o meno in ritiro.


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