ASCOLI PICENO – Oggi 4 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso il Centro Congressi della Camera di Commercio di Ascoli Piceno si terrà il Convegno “Giovani e sicurezza” organizzato e promosso dall’USR per le Marche – Ufficio V Ambito Territoriale di Ascoli Piceno e Fermo, dalla Società Cum Labor  e dalle Consulte Provinciali degli Studenti delle Province di AP e FM e destinato a tutti i Dirigenti Scolastici, ai Docenti referenti della sicurezza e agli Studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Un binomio che suggerisce di esaminare i giovani come attori sociali all’interno della dimensione locale, osservandone e progettandone il loro coinvolgimento nel processo di formulazione e realizzazione di una sicurezza garantita e percepita. Nel nostro contesto socio-culturale, risulta interessante osservare come la sicurezza dei minori sia una parola- chiave che compare accanto a paura, emergenza, ansia e protezione. Il tentativo è di abbinarla a riconoscimento, attenzione ed autonomia, ma andando oltre alla semplice retorica  del “dare voce ai giovani”, svelando potenzialità e nuovi spazi sociali. La scuola ha in primo luogo la responsabilità diretta di garantire la sicurezza degli studenti nell’ambito dell’istruzione, in particolare nella formazione professionale che può presentare rischi specifici, e una responsabilità indiretta di preparare gli studenti alla vita futura, aiutandoli a sviluppare, nel corso della carriera scolastica, un maggior senso di responsabilità nei riguardi della sicurezza propria e altrui.

Un tavolo di relatori qualificato e di tutto rispetto si confronterà con gli studenti affrontando tematiche specifiche per  sensibilizzare i giovani e creare consapevolezza sul tema del fattore umano e del comportamento legati alla Sicurezza, rispetto a qualunque ambito di vita: domestico, stradale, lavorativo, sportivo e promuovere la diffusione di una cultura della Sicurezza, basata sulla centralità del soggetto consapevole e responsabile, in senso individuale e collettivo.

Nel convegno Terenzio Carboni (dirigente medico Area Vasta 5) interverrà con “Conseguenze neuropsichiatriche dei traumi cranici”; Maria Rita Bartolomei (docente universitario Università di Macerata e Messina) con “Evoluzione dei Concetti di rischio e di pericolo in una visione socio-antropologica”; Raffaele Travaglini (segretario Aias Marche) con “Scuola-Sicura: le problematiche della sicurezza negli ambienti ad alta frequenza di pubblico”; Maurizio Collina (Comandante provinciale sezione Polstrada) con “Giovani e sicurezza stradale”; Claudio Spanu con “Testimonianza della Nazionale di Basket in carrozzina”; Cristiana Biancucci (Cri sezione locale di Ascoli Piceno) con “Costruire comunictà più sicure attraverso azioni: dalle parole ai fatti”.

Non mancheranno inoltre  dimostrazioni relative ad attività Cinofile, grazie alle Unità specializzate costituite da Volontari preparati nelle tecniche di soccorso sanitario e in grado di muoversi agevolmente su terreni accidentati di varia natura.

Saranno effettuati inoltre un percorso della sicurezza: “Mi fido di te”, ( grazie ai giovani volontari della Croce Rossa  Italiana, comitato di Ascoli Piceno) dove saranno messe a disposizioni 4 paia di occhiali con lenti distorcenti (notturne e diurne) che simulano lo stato di ebbrezza; Crash auto e motorino. 

 Allestiti anche stand per esposizione attività di NBCR (da Ancona). Le squadre NBCR hanno il compito di affrontare le situazioni connesse con i pericoli di carattere nucleare, batteriologico,chimico e radiologico di natura anche non convenzionale.

Hanno contribuito, in modo determinante alla realizzazione del Convegno i tre Rotary Club della Provincia di Ascoli Piceno e precisamente di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e San Benedetto del Tronto Nord, il Gruppo Gabrielli e la Start.

“La promozione di tali iniziative consiste – sottolinea Simona Flammini dell’Ufficio V, promotrice dell’evento –  nell’osservazione delle attuali sperimentazioni esistenti e la progettazione di proposte innovative, con la consapevolezza che i giovani  non siano strumenti della politica collettiva ma protagonisti della vita sociale attuale e perciò co-produttori e destinatari dei servizi stessi.   Oltre alla promozione di azioni per e con il coinvolgimento degli studenti, si vuole  operare la valutazione delle forme di partecipazione finalizzate alla loro sicurezza negli spazi più frequentati”.

 

 


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