ASCOLI PICENO – Rieletto alla giuda di Confundustria di Ascoli Piceno, con maggioranza quasi assoluta, per il triennio 2013/2016  Bruno Bucciarelli. Periodo che non si prospetta dei più facili e per questo il Presidente si presenta alla conferenza di presentazione del suo secondo mandato con un piglio più che mai deciso e con in agenda una serie di incontri e proposte.

L’impronta si vedrà nei primi 100 giorni – spiega il Presidente Bucciarelli – e sono pronto a incontrarvi di nuovo al termine dei tali per fare un primo bilancio. Già insieme a tutto il gruppo di lavoro stiamo cercando di iniziare da subito a realizzare il programma dall‘Assemblea e dalla Giunta anche in considerazione del delicato momento che stiamo vivendo”.

Tre i punti fondamendali che si è posta Confindustria. Il primo è quello di una maggiore unione tra la politica e il territorio, con la richiesta ai Parlamentari del territorio di sottoscrivere un protocollo d’intesa e di organizzare un incontro col Premier Enrico Letta per cercare di creare qualcosa di speciale con l’aiuto del neonato governo.

Il secondo punto è quello di creare dei tavoli di ascolto con presenti imprese, banche ed istituzioni tramite una serie di incontri divisi per le tre aree del Piceno ( entroterra, vallata, costa ). Si dovrebbe partire già dal prossimo mese con l’obiettivo di individuare per ogni zona le problematiche specifiche e cercare di trovare soluzioni.

Terzo ed ultimo punto fondamentale è quello della competività e del cercare di rendere il territorio più appetibile possibile per le imprese. Due Vici Presidenti avranno deleghe rispettivamente alle grandi imprese e a quelle medio-piccole, in più insieme al Centro Studi di Confindustria e alla Universita LUISS è stato avviato un progetto di analisi di tutti i dati del territorio per cercare di capire quali siano i punti negativi e cercare di migliorarli, ma anche di capire quali siano i punti di forza e cercare di sfruttarli al meglio.

Altro aspetto delicato è quello dei rapporti con il sindacato e qui il Presidente Bucciarelli tende una mano alle organizzazioni ma non risparmia qualche stoccata : ” Ci dovrà essere un confronto ancora più marcato perchè solo così possono nascere buone iniziative che abbiano l’unico obiettivo di rilanciare il mondo del lavoro. Però bisogna capire che al centro della società c’è l’impresa che può dare futuro e tranquillità ai cittadini, certi atteggiamenti che ci sono da noi non ci sono altre zone d’Italia, situazioni che si sono create per il reintegro di alcuni lavoratori allontanano gli investitori. Quando un’azienda lascia il territorio per andare all’estero dispiace, ma se lo fa per spostarsi in un’altra zona della penisola dispiace ancora di più e vuol dire che non hanno trovato la situazione ideale”.

Quello che propone il Presidente è di fare una sorta di “patto” tra tutte le componenti per cercare di mostrarsi uniti e quindi appetibili alle grandi imprese che possono portare grossi benefici al Piceno : “ Non è più il momento di fare le barricate, bisogna fare quei piccoli sacrifici per attirare gli investimenti. Rispetto ad altre zone qui non c’è un grosso attaccamento alla fabbrica, bisogna iniziare a cambiare mentalità e stringere la cinta come fecero i nostri genitori nel dopo guerra. La nostra zona industriale è ambita e stiamo ricevendo proposte, ma dobbiamo dare un segnale di essere un territorio unito che sappia corciarsi le maniche. Stiamo cercando di lanciare segnali forti ma non volgiamo ledere i diritti dei lavoratori, ma bisogna fare sacrifici e per aziende, tipo le manufatturiere, sarebbe di grande aiuto poter lavorare di giorno e notte anche il Sabato e la Domenica”.

Per quando riguarda il rapporto con le Amministrazioni del territorio fondamentale è per Confindustria che vengano pagati i crediti vantati dalle aziende verso i Comuni, altra proposta è quella di estendere a tutta la provincia l’iniziativa intrapresa da alcuni Comuni di diminuire le tasse per i primi tre anni per tutte le imprese che vogliono aprire, iniziativa che finora ha dato buoni risultati creando diversi posti di lavoro.

Ed è proprio il lavoro, o meglio la mancanza di esso soprattutto tra i più giovani, la vera battaglia da vincere per Bucciarelli che avanza diverse proposte : ” Chiederemo per tutte le persone over 30, che non rientrano in agevolazioni quindi di apprendistato ma che neanche siano in cassa integrazione o mobilità, che possano essere assunti senza che gli vengano pagati i contributi previdenziali ma solo quelli assicurativi e assistenziali, per un massimo di 3 anni, cercando poi di far recuperare questi contributi negli anni successivi diminuendo la tassazione. L’importante è in questo momento ridare a tanti cittadini la dignità di uno stipendio. Altra cosa importante sarebbe quella di utilizzare i lavoratori in cassa integrazione per alcuni lavori comunali o affiancandoli a chi sta imparando un mestiere, queste persone possiedono un grande bagaglio di esperienza ed è importante che non rimangano inattivi con la possibilità che si disabituassero al lavoro. A livello locale non vogliamo contributi che poi non verranno pagati perchè non ci sono soldi, ma sarebbe molto utile che venissero snellite le burocrazie, comunque importante sarà anche guardare fuori dai nostri confini in un’ottica internazionale, visto gli ottimi risultati ottenuti dalle nostre aziende agli Expo 2011 e 2012″.

 


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