ASCOLI PICENO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di protesta dei consiglieri di minoranza Valentina Bellini, Stefano Corradetti, Walter Gibellieri, Mauro Pesarini, Emilio Pignoloni, Francesco Viscione inerente il rinvio di due consigli comunali.

“Anche sulla calendarizzazione dei Consigli Comunali la maggioranza Castelli non smentisce la sua natura. Non soddisfatti di convocare i Consigli Comunali solo per le mere adempienze d’obbligo, per evitare qualsiasi forma di dibattito sui problemi della città  con l’opposizione e, tantomeno, con i cittadini, l’amministrazione ricorre persino a infantili tecniche dilazionatorie per fare a meno, il più possibile, di ogni confronto su ciò che veramente conta per la città.
L’ultima conferenza dei capigruppo aveva stabilito per l’8 maggio il Consiglio Comunale aperto richiesto dai consiglieri di minoranza sul tema dell’Università e, con voto espresso all’unanimità,  per il 13 maggio un consiglio dedicato esclusivamente a mozioni e ordini del giorno che giacciono da anni dimenticati senza mai essere state discussi. Eppure,  questi consigli non sono stati convocati e, in barba ad ogni correttezza procedurale,  si è scelto di  riunire di nuovo una capigruppo per lunedì prossimo per ridefinire ancora una volta le date dei due Consigli, che, evidentemente,  proprio alla maggioranza non vanno giù : per il Consiglio sull’Università, la minoranza, che ha voluto la convocazione, si era dimostrata anche disponibile ad un  sconfinamento di qualche giorno, rispetto alle scadenze di legge (8 maggio, appunto) purchè questo significasse avere più tempo per dare massima apertura e massima pubblicità all’evento. In realtà, si è approfittato di questa disponibilità per rinviare ancora di 15 giorni due importanti appuntamenti; fino, quasi, a ridosso dell’estate.

Ancora più grave, il fatto che la maggioranza ha ignorato la data del 13 per il consiglio sulle mozioni, dove (è questo il motivo?) bollono in pentola argomenti ostici per i fragili equilibri di maggioranza, come il tema Quintana, promosso dai consiglieri Regnicoli e Falciani.

In barba, ancora una volta, ai principi di trasparenza e di ascolto da sempre millantati ad ogni piè sospinto da Castelli e i suoi.
In questo ultimo anno di amministrazione, insomma,  l’attività della Giunta è concentrata sulle opere pubbliche di normale amministrazione (marciapiedi e strade dissestate da riparare,soprattutto) che in questi quattro anni sono state del tutto ignorate e che dovrebbero adesso rappresentare l’azione meritoria per la quale  ottenere di nuovo la fiducia ai cittadini. Per il resto – temi del lavoro, del futuro, del centro storico, del degrado sociale e urbano, delle prospettive culturali e turistiche, dell’esodo dei giovani…- il silenzio di Castelli e giunta è totale..

I due Consigli Comunali vogliono essere delle occasioni di confronto sui temi che  secondo noi sono importanti per il futuro, per dare il nostro contributo ad un miglioramento complessivo della città. Ma sembra che l’amministrazione sia talmente autoreferenziale da volerne fare a meno, a  tutti i costi, con ogni mezzo”.


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