ASCOLI PICENO – “Se la credibilità di un amministratore, come ricorda sempre a ragione Matteo Renzi, sta nel far seguire i fatti alle parole, il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, forse troppo affaccendato in altre faccende, sul fronte del degrado non può non accusare l’ennesimo colpo a suo demerito. In via della Semina, a pochi metri da quella fatta bonificare nell’ottobre scorso, dopo quasi tre anni di potreste istituzionali e non, c’è già un altra discarica di dimensioni importanti, piena zeppa di rifiuti speciali”.

A denunciarlo è Ignazio Buonopane di Scelta Civica. “Purtroppo – spiega – il ripristino di condizioni civili in via della Semina è durato solo qualche mese. Già da tempo si è infatti sviluppata un altra discarica abusiva a dimostrazione per l’ennesima volta, qualora ve ne fosse bisogno, dell’incapacità di chi c’amministra. Vero è che la competenza è del Piceno Consind (di cui il Comune è peraltro anche socio), ma altrettanto vero che ad incamerare la tassa rifiuti dai cittadini è il Comune di Ascoli, che dovrebbe assicurare sia lo smaltimento dei rifiuti che lo spazzatura delle strade. Come è ancor più vero che la massima autorità competente per la salute pubblica è proprio il sindaco, che nel caso di Ascoli, manco a farlo apposta è anche l’assessore all’Ambiente”.

“Riguardo alla tipologia delle immondizie – ancora Buonopane -, anche stavolta, assistiamo al “Festival del rifiuto speciale”. C’è di tutto, dagli scarti edili, a quelli degli impianti elettrici, passando per i pneumatici, i rottami d’elettrodomestici fino ad arrivare a vecchi materassi. Tutti materiali che hanno un altissimo costo di bonifica per la collettività. Si tenga conto che l’altra volta furono spesi oltre 12mila euro“.

“Quello che chiediamo al sindaco – conclude il rappresentante di Scelta Civica – sempre che tra una passerella e l’altra voglia occuparsi anche dei problemi dei comuni cittadini, è d’intervenire subito, senza se e senza ma, evitando che quest’immondezzaio prolifichi ulteriormente e tocchi aspettare anche in questo caso ben oltre due anni. Riguardo ai fondi, poi, sarebbe il caso di dirottarci magari una parte di quelli che spende per compiacere i propri assessori con manifestazioni quantomeno di dubbia utilità pubblica”.


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