ASCOLI PICENO – Città e sviluppo al centro di un dibattito conviviale in occasione dell’iniziativa “L’ora D…cambiare la città”. Domenica scorsa, 16 giugno i Giovani Democratici hanno organizzato un’assemblea aperta a San Marco, per illustrare ad iscritti e non, gli ambiti di interesse su cui hanno riversato il loro impegno nel corso di quest’anno e per parlare di come poter sviluppare meglio l’alternativa politica sul nostro territorio.

Il carattere informale dell’ incontro ha reso possibile un confronto, alla presenza di vari ospiti come Antonio Canzian, l’on. Luciano Agostini e l’ex assessore Davide Aliberti, sui temi della cultura ed associazionismo, lavoro e politiche giovanili, comunicazione e soprattutto urbanistica, ormai argomento di punta dei GD, che già con l’iniziativa “MoveAp” di maggio hanno dimostrato di non voler chiudere gli occhi di fronte alle più evidenti mancanze dell’amministrazione comunale.

Oggetto di considerazioni approfondite è stato il progetto di riqualificazione dell’area Carbon. A riguardo la posizione dei GD “è netta rispetto all’incapacità dell’amministrazione di indicare una nuova direttrice di sviluppo che passi per quell’area, coinvolgendo e responsabilizzando la cittadinanza al rispetto delle scelte che segneranno inevitabilmente la vita di Ascoli Piceno. Bocciata soprattutto l’idea di una esagerata attenzione all’aspetto residenziale, lasciando invece nell’ombra l’aspetto originario del progetto, cioè le opportunità occupazionali e di sviluppo che quell’area avrebbe potuto offrire per le generazioni a venire, che qualcuno crede di aver risolto con lo specchietto per le allodole del polo tecnologico”- riportano i membri del circolo in una nota stampa.

A concludere la giornata è stato il segretario dell’organizzazione giovanile Francesco Di Vita, per il quale l’iniziativa ha rappresentato un primo passo importante verso la definizione di un programma concreto di partecipazione sociale che la coalizione d’opposizione dovrà adottare. A tal proposito, il fatto che tra i presenti ci fosse Aliberti, ha scatenato una pronta reazione facebookiana di Amedeo Ciccanti: “Canzian, Agostini, Aliberti! Forse stanno muovendo i primi passi per intese future? O forse qualcuno è di troppo! I giovani democratici del PD si illudono che tutt’ e tre abbiano la stessa idea di cambiare l’attuale maggioranza al comune (…) Credo che Castelli goda di buona salute politica, dopo questa foto si sentirà ancora più tranquillo…qualcuno infatti la strapperà subito”.

L’auspicio di tutti i membri del circolo è di riuscire a dare vita ad un progetto politico alternativo e valido, recuperando il contatto con la gente e “lasciando alle primarie il compito di indicare la figura del candidato sindaco”. Sarebbe però proficuo iniziare a discutere con più decisione, sin dal livello locale, di primarie aperte, in controtendenza rispetto alle dichiarazioni del segretario nazionale Epifani,  il quale rischia di far affondare il fragile battello che “traghetta” con la sua preferenza per il modello americano. Chiudere al centro, ora più che mai, significa perseverare negli errori che hanno fatto crollare addosso al PD anni di macerie autoreferenziali e questo dovrebbero prevederlo gli esponenti politici locali del centro-sinistra, che hanno urgente bisogno di recuperare il contatto con tutti i cittadini, altrimenti presentare l’alternativa politica ed i suoi punti diventa solo un’arte programmatica.

 

 

 

 

 


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