ASCOLI PICENO – Le biblioteche del Sistema Interprovinciale Piceno (SIP) approdano al web 2.0 e diventano “social”. Nato negli anni Novanta, il SIP con enti capofila le Province di Ascoli Piceno e Fermo vede oggi la partecipazione di ben 29 istituzioni tra biblioteche comunali, specializzate e private con circa 46 mila utenti registrati che usufruiscono gratuitamente della consultazione in sede di libri e giornali, prestito domiciliare, consultazione internet, prestito interbibliotecario e document delivery.

Un nuovo traguardo in termini di servizi scatterà venerdì 21 giugno, quando collegandosi al sito www.bibliosip.it e cliccando su Catalogo 2.0 si avrà la possibilità di entrare nell’ultima applicazione messa a disposizione dal SIP.

Un’interfaccia semplice ed accattivante dove registrandosi con il codice e la password forniti dalla biblioteca di riferimento, si può oltre che usufruire dei servizi “classici” votare e commentare i documenti del catalogo, salvare ricerche e creare bibliografie personalizzate sull’argomento preferito, condividerle con gli amici o con “tutti” automaticamente in Facebook e Twitter. Ed anche prendere in prestito e scaricare ebook, ascoltare musica, crearsi un’edicola personalizzata, accedere a video e filmati. Tutto ciò ancora una volta gratuitamente.

Il SIP infatti propone tra i suoi servizi Indaco, una piattaforma digitale globale messa a disposizione in via sperimentale per l’anno 2013 dalla ditta Data Management, fornitrice dei software della Rete bibliotecaria.

Collaborativa, aperta, con Sebina You la biblioteca inaugura un nuovo rapporto con gli utenti e si presenta con servizi in linea e con le opportunità offerte dalle tecnologie di ultima generazione: lo scaffale virtuale permette di “vedere” i libri con le loro copertine esattamente come se si fosse davanti ad esso, di scegliere quelli di maggior interesse e chiederli in prestito. Ci sono i consigli di lettura, bibliografie a tema, la top ten in evidenza, le novità in biblioteca e tanto altro. Tutte le biblioteche sono facilmente accessibili grazie alla messa a disposizione della loro geolocalizzazione su Google Maps.

 


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