ASCOLI PICENO – Tempo di bilanci per il Consorzio Universitario Piceno che rende noti i dati della prima parte dell’ aggiornamento allo studio fatto nel 2012 e realizzato dal laboratorio di indagine LIVE. Obiettivo l’analisi degli iscritti ai vari corsi di laurea e la ricaduta in termini economici sul territorio. La prima parte del lavoro , presentata dal Preside della Facoltà di Economia dell’ Università Politecnica delle Marche Gianluca Gregori, ha preso in esame la parte riguardante i numeri e la tipologia dei corsi, dei docenti e naturalmente degli studenti.

Il quadre che ne esce è quella di una Università in salute, capace di invertire il trend nazionale della diminuzione delle immatricolazioni e di saper reggere l’urto della crisi riuscendo a mantenere pressochè invariata l’offerta didattica. Sono infatti 17 i corsi di laura che sono stati svolti nell’anno accademico in corso, uno in meno dello scorso anno causa la cancellazione di un master. Pressochè identiche anche le ore complessive di lezione, più di 18.000 di cui 1.260 effettuate tramite videoconferenza, una percentuale piuttosto bassa che va un pò a smentire il luogo comune di una Università in video quella ascolana. Altro dato eccellente è quello del numero dei docenti, 366, come tutta l‘Università di Camerino quindi alla pari di un piccolo Ateneo a dimostrazione della validità dell’offerta formativa.

Per quanto riguarda gli studenti il numero totale di quelli iscritti è in calo 2.950 contro i 3.200 dello scorso anno, in virtù soprattutto dell’aumento del numero dei ragazzi che si sono laureati, da 450 a quasi 700. Uno dei dati più incoraggianti è comunque l’aumento del numero degli immatricolati, da 819 a 845, dato in controtendenza da quello nazionale dove in alcuni casi si registrano autentiche emorragie di matricole. Diminuiscono gli studenti fuori corso, il 15% contro il 33% della media nazionale, mentre per la prima volta si è arrivati ad avere più ragazzi proveniente da fuori la provincia con i fuori sede che sono il 51% del totale contro il 47% di quelli in sede mentre gli stranieri sono il 2%. Risultati sempre sopra la sufficienza quelli relativi al customer satisfaction, una indagine presso gli studenti sulla loro valutazione circa i corsi e le strutture.

” I dati sono indubbiamente positivi – commenta il Presidente del Cup Renzo De Santis – con gli investimenti di 2,5 Milioni di Euro da parte degli Enti che sono rientrati abbondantemente nei valori. Il mio mandato, che è giunto a termine, è incappato nella crisi ma nonostante questo si è registarto un aumento degli studenti e sempre un maggiore radicamento dell’Università nel territorio. Nel rapporto con le aziende del territorio non servono le chiachciere, ognuno deve cedere qualcosa per avere maggiori risultati e alcune aziende hanno difficoltà ad integrare studenti per problemi di lentezza e di burocrazia”.

In veste di partner dell’Università erano presenti anche il Presidente della Provincia Piero Celani e l’Assessore all’Istruzione del Comune di Ascoli Giovanna Cameli, che hanno sottolieato come la presenza degli studenti sia un elemento di crescita per il territorio, e di come le Istituzioni sostengano i corsi oltre che con i finanziamenti anche strutturalmente con le prossime aperture della sede unica presso il vecchio ospedale e quella dell’auditorium, per una spesa totale di più di 7 Milioni di Euro

 


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