ASCOLI PICENO – “Scusate, mi hanno chiamato per parlare dell’amichevole di fine mese“. L’amichevole in questione è col Paris Saint Germain e la persona che ha interrotto la sua ultima intervista da ‘ascolano’, prima di salutare città, tifosi e stampa, è Paolo De Matteis, ormai ex ds bianconero. Per lui, infatti, è cominciata una bella e importante avventura: sarà il nuovo team manager del Napoli. Una chiamata che ci sentiamo di definire meritata per una persona che ha sempre dimostrato professionalità, disponibilità e gentilezza

Arrivato sotto le Cento Torri otto anni fa, ha svolto sempre il delicato ruolo di team manager, raccordando nelle varie stagioni staff tecnico, squadra e dirigenza. Mentre da gennaio 2012, dopo la brusca interruzione con Adriano Polenta, il presidente Benigni gli ha affidato le chiavi del mercato, operando in tre sessioni e, seppur col fresco patentino e la pochissima esperienza, facendo il massimo con le poche risorse a disposizione. Al suo lavoro, ad esempio, si deve l’arrivo di Simone Zaza la scorsa estate, quando era inseguito da quasi tutte le squadre della serie B.

Quando il presidente ha saputo di questa opportunità è stato molto felice. A lui devo solo dire grazie per l’occasione che mi ha dato. Presiede questa società da molti anni seppur tra tante difficoltà e sempre con molta dignità“. Quindi, spiega come è arrivato a lavorare alle pendici del Vesuvio:”Tutto è partito perché Mazzarri ha portato con sé il team manager Santoro. Da lì io e Riccardo Bigon, che conoscevo già, ci siamo scambiati i primi messaggi, poi ho avuto un colloquio con il presidente De Laurentiis, quindi due giorni dopo l’ufficialità. Tante volte – scherza De Matteis – mi sono raccomandato a Sant’Emidio, ora passerò a San Gennaro!“. “Sarà un’esperienza affascinante, ma anche impegnativa. Al San Paolo ero già stato con l’Ascoli in Coppa Italia (agosto 2006 con Tesser, ndr). E già a fine mese incontreremo i francesi in amichevole, per poi andare a Londra per un torneo. Lunedì mi incontrerò con Benitez, ma anche con Fabio Pecchia (all’Ascoli per sei mesi, ndr) che è nel suo staff“. Insomma, nulla a che vedere con i fatti nostrani, che vede l’Ascoli iscritto, seppur a fatica, in Lega Pro. “In un momento economico difficile per tutti, la cosa più importante era l’iscrizione, dato che in una società che retrocede dalla B alla Prima Divisione questo poteva essere a rischio. Ora ci vuole un po’ di pazienza per allestire la squadra, ma l’Ascoli farà il suo dovere“. Un vero e proprio passaggio di consegne il suo: “Ho già parlato con MarcoValentini, che dovrà essere ufficializzato come nuovo ds -, e ci siamo consultati su tutto, specie sulle prossime operazioni da mandare in porto“. Nel ruolo di team manager, invece, molto probabilmente vedremo Mirko Evangelisti, che già aveva in parte sostituito proprio De Matteis dopo la sua nomina a ds.

Quindi i saluti, che, però, non saranno definitivi: “Ho sentito quasi tutti i giocatori, e ho avuto manifestazioni di stima da tante personeRingrazio tutti quelli all’interno della società, ma anche i cittadini e i tifosi di Ascoli, una città piena di arte, cultura e di calcio vissuto ad alti livelli. Ringrazio anche la stampa – prosegue -, con la quale ho sempre avuto un rapporto corretto e tante volte mi ha perdonato gli errori, esaltando, invece, le cose fatte bene. Lascio Ascoli col magone – spiega con un pizzico di commozione -. Ciò che mi fa star sereno, però, è che non è un addio, è un arrivederci. Abiterò da queste parti e appena posso vedrò a vedere qualche partita“.  E, infine, in attesa di imparare il dialetto napoletano, porterà con sé un pezzo di quello ascolano: “Tiferò sempre per il Picchio. Pozza i’ bbè!”.

Per concludere, nessuna novità da Corso Vittorio Emanuele riguardo le varie ufficializzazioni, tra mister, ds e date del ritiro. La sensazione è che questa situazione di stallo si sbloccherà solo nella prossima settimana, quando si spera di riavere a disposizione anche il nuovo sito internet ufficiale.


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