ASCOLI PICENO – A due giorni dall’esordio casalingo dell’Ascoli Pro con il Barletta, ecco giungere per il tecnico Pergolizzi una buona e una cattiva notizia. Cominciando dall’ultima, sarà di almeno tre settimane lo stop per infortunio del centrocampista campano Gennaro Acampora, uscito dopo appena sei minuti domenica scorsa a Frosinone: per lui distrazione al collaterale esterno del ginocchio sinistro. La buona, invece, è un recupero tanto importante quanto inaspettato: è quello di Manuel Scalise. Il giocatore, che fino a lunedì era sul punto di partire, è tornato a disposizione e verrà convocato per la sfida ai pugliesi.

Dopo la seduta di questa mattina, i bianconeri sono tornati al lavoro nel pomeriggio. La squadra, davanti a don Nazzareno Gaspari,’padre spirituale’ dell’Ascoli, dopo il classico torello (foto), ha effettuato esercizi di rapidità e di elasticità atletica, per poi dividersi in due gruppi: a chi la palestra a chi esercitazioni su palle inattive, con Pestrin, Tripoli e Colomba incaricati di battere corner e punizioni. Assente, oltre ad Acampora, Daniele Gragnoli, che la settimana prossima andrà a Padova ad operarsi alla spalla sinistra. Differenziato, invece, per il difensore Rosania.

Ma oggi al ‘Città di Ascoli’ ha parlato anche Davide Colomba. Frosinone, Barletta, ma anche i tifosi, al centro dell’intervista. Cominciando dal positivo, almeno sul piano della prestazione, esordio in campionato di Frosinone, l’ex Parma dice: “Abbiamo fatto la nostra partita, dimostrando che eravamo pronti. E in effetti l’avevamo preparata bene. Peccato per alcuni episodi che hanno condizionato il risultato“. In ogni caso, non è stato brusco il passaggio di mentalità tra serie B e LegaPro, per uno dei pochissimi reduci della brutta retrocessione di quattro mesi fa: “Lo scorso anno ognuno di quel gruppo ha avuto le sue responsabilità, me compreso. Sappiamo che la Prima Divisione è un torneo totalmente diverso, ma noi ci mettiamo tutta l’umiltà possibile per portare a casa dei risultati“. A parlare è chi, dopo Scalise, conosce meglio l’ambiente: “Anche se ci sono giocatori più esperti di me, io sono qua da abbastanza tempo per conoscere l’ambiente, questo mi dà più responsabilità e ci tengo molto. In campionato affronteremo squadre ciascuna con i propri obiettivi, ma noi vogliamo mettere il bastone tra le ruote a tutti“.

A cominciare da domenica, quando alle 20,30 al ‘Del Duca’ ci sarà il Barletta tra il Picchio e la vittoria: “Saranno agguerriti come noi, visto che hanno perso anche loro. Peccato che noi non abiamo tanta voglia di farci mettere i piedi in testa. Vogliamo e dobbiamo partire bene davanti, spero, al nostro pubblico“. Già, lo ‘spero’ è ovviamente motivato dalla contestazione che poco prima del match verrà fatta dal nucleo della curva Sud. Riunione in Piazza Immacolata alle 18,30 per arrivare a ridosso della tribuna coperta, a manifestare la propria contrarietà alla società. Colomba, e chi se non uno con quel nome, ha la ricetta per far tornare la ‘pace’: “Sappiamo cosa fare: andare in campo e fare il nostro dovere. Tramite la nostra prestazione – continua – e, ovviamente, i risultati, ricreeremo l’ambiente giusto con squadra e tifoseria a braccetto. Solo così raggiungeremo bei traguardi“. Infine, sul suo ruolo in campo, spiega: “Preferisco giocare da mezz’ala, che si butta nello spazio senza dimenticare di coprire i compagni. Ma il mister ci chiederà di sacrificarci e io credo di poter ricoprire anche altri ruoli. Spero di giocare e di essere all’altezza“.


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