ASCOLI PICENO – La questione delle discariche abusiva nella zona industriale di Ascoli continua a non risolversi, come documentato dalle continue inchieste di PicenoOggi.it nell’ultimo anno. Il sindaco Guido Castelli, a questo punto, decide di uscire allo scoperto e chiede al Piceno Consind di intervenire.

Si tratt di rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi abbandonati in via del Forno, via della Palude e via del Grano, all’incrocio tra via della Tessitura e via della Filatura.

E’ quanto ha rilevato la Polizia Municipale a seguito di un sopralluogo nella zona industriale Campolungo 2^ fase.

In via del Forno e via della Palude vi è depositata una grande quantità di suppellettili: frigo, gomme, cavi, mobili, materassi, materiali edili e quant’altro su una superficie di circa 300/400 metri quadrati. In via del Grano esiste ormai da tempo una situazione di indiscriminato abbandono di ogni rifiuto nel piazzale il cui accesso è stato nel frattempo precluso da una sbarra e poi ancora all’incrocio tra via della Tessitura e via della Filatura, di fronte alla Motorizzazione Civile, dove sono mucchi di rifiuti speciali ingombranti (divani, reti di letti, mobiletti, aste in legno, cavi, e altro materiale vario) su un’area di circa metri quadrati 150/200.

Una situazione insostenibile e sulla quale è intervenuto il sindaco Guido Castelli con una ordinanza, n. 425 del 12/9/2013, nella quale si invita Piceno Consind, proprietario delle aree interessate, alla rimozione di questi rifiuti.

Il primo cittadino ascolano ricorda anche i ripetuti solleciti inviati nei mesi scorsi al Piceno Consind perché rimuovesse i rifiuti.

“Non sono tollerabili ulteriori ritardi. Nonostante i nostri solleciti (l’ultima nota è del 26 marzo scorso) – dice il sindaco Castelli – abbiamo ordinato al Consind a provvedere, nel termine perentorio di 7 giorni, dalla notifica dell’ordinanza, alla rimozione di questi rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi, presenti in via del Forno, via della Palude, via del Grano e all’incrocio tra via della Tessitura e via della Filatura che rendono un’immagine di incuria e degrado della città e compromettono l’igiene e la salute pubblica”.


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