ASCOLI PICENO – Con gli uomini contati, ma con un morale e un’autostima in crescita dovuti ai tre punti raccolti una settimana fa a Pagani, l’Ascoli di Rosario Pergolizzi si prepara alla seconda sfida stagionale al ‘Del Duca’: domani (inizio alle 15, arbitra Illuzzi di Molfetta) il Picchio se la vedrà con una delle neopromosse del campionato, l’Aquila del tecnico marchigiano Giovanni Pagliari. Una squadra, però, da prendere con le dovute cautele, come ha ripetuto più volte alla vigilia il mister bianconero.

Senza dubbio domani incontreremo il peggior avversario che potessimo avere in questo momento – esordisce Pergolizzi -, sono una squadra molto organizzata, con un ottimo allenatore, e che abbina qualità e velocità. Inoltre si conoscono da tempo e sono affiatati in campo“. E se a questo si aggiunge il fatto che vengono dalla sconfitta interna subita col Pisa (0-1) ne esce fuori un match che definire equilibrato è poco. Sarà anche una sfida dai tanti assenti, in ogni caso. Se nel Picchio marcheranno visita Vegnaduzzo, Storani (infortunato ieri mattina), Acampora, per il quale si teme purtroppo un lungo stop, e Rosania, non messi meglio stanno i rossoblù: domani non ci saranno i difensori Di Maio e Ingrosso, oltre al centrocampista Agnello.  In dubbio uno dei migliori della rosa, ovvero Imperio Carcione, alle prese con un problema alla caviglia. La sua convocazione verrà decisa, come sempre fa Pagliari, all’ultimo momento. Ma il pericolo numero uno è un altro: l’attaccante ‘italo-angolano Claudio De SousaE’ veramente bravo – dice Pergolizzi -, è molto veloce e dovremo stare attenti“.

Riguardo l’undici da schierare, l’allenatore siciliano avrà pochi dubbi, legati ovviamente alle tante assenze. “Vedrò come starà Falzerano. Non è ancora al massimo della condizione, visto il deficit di preparazione e che è stato sotto antibiotico. Viene, oltretutto, da un’intera partita, seppur ottima, contro la Paganese“. Quindi, anche se andrà incontro ad un comprensibile calo psicofisico (le motivazioni e le energie sono diverse da quelle di un esordio), l’esterno ex Chievo sarà al suo posto, insieme a Tripoli e Malatesta. Maglie già consegnate anche nel resto del campo: la difesa è fatta con la conferma, salvo sorprese, del duo Bianchi-Schiavino in mezzo, con Scalise e Giacomini sugli esterni. In mezzo, capitan Pestrin agirà con Capece (che torna al Del Duca dopo il penalty fallito con il Barletta) e Colomba, vista l’indisponibilità di Hanine. In panchina ci sarà Mark Randall: il centrocampista ex Arsenal, pare dai piedi particolarmente ‘educati’ e considerato il vice Pestrin, è stato la novità dell’ultimo minuto. Il suo transfert, infatti, è arrivato dall’Inghilterra nella serata di ieri e potrà debuttare con la sua nuova maglia. Disponibile, dopo le tre giornate di squalifica, anche il giovane primavera Iotti.

Rimane il timore di una squadra col fiato corto: “Dobbiamo migliorare la condizione – afferma Pergolizzi -, così come la continuità durante la gara, dove a volte ci prendiamo delle pause. In ogni caso, domenica scorsa non ho voluto fare nessun cambio, dato che la squadra reggeva e avevo le risposte che volevo e non volevo toccare l’assetto“. Niente calcoli neanche in vista del turno di riposo della prossima settimana: “Nessuno sforzo in più, i ragazzi daranno quello che realmente potranno dare“.

Per concludere, il capitolo tifosi: gli ultras bianconeri torneranno ad incitare la squadra da dentro lo stadio, dopo la marcia e la contestazione prima e durante Ascoli-Barletta. Sulla sponda aquilana, l’ultimo dato parla di oltre 150 biglietti venduti nella giornata di ieri. Quindi si pensa che saranno circa duecento i supporters presenti in curva nord. A partire dalle 14,45, come di consueto, cronaca live della partita su PicenoOggi.it e interviste post-gara in diretta dalla sala stampa del ‘Del Duca’. Infine, in vista dell’assemblea dei soci del prossimo 29 settembre che potrebbe sancire il passaggio di consegne a Guido Manocchio, quella di domani potrebbe essere l’ultima partita di Roberto Benigni come numero uno dell’Ascoli Calcio.


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