ASCOLI PICENO – Una nota di Confindustria Turismo in merito alla situazione relativa alla Haemonetics.

Le recenti vicende accadute al tavolo negoziale deputato a cercare soluzioni alla dichiarazione di cessazione dell’attività dell’azienda Haemonetics, inducono a fare alcune riflessioni in merito alle prerogative ed alle responsabilità delle parti sociali che siedono al tavolo.

E’ logico che, nell’affrontare crisi aziendali strutturali e definitive, come quella che si sta trattando, il confronto tende ad esaminare gli aspetti sociali, conseguenti alla dismissione.

Ma è altrettanto vero e doveroso che lo stesso, proprio per gli aspetti sopra ricordati, sia effettivo esercizio di responsabilità sociale, e si tenga lontano da facili ma inutili tentazioni di richieste velleitarie, di risultati irraggiungibili che creano solo false aspettative e allontanano ogni possibilità di una conclusione positiva e concreta.

E’ appunto questo che sta accadendo sul tavolo di trattative della Haemonetics.

Nonostante la procedura sia ormai a 30 giorni dallo spirare dei termini (ne sono già decorsi 45), nonostante una proposta aziendale, sul tavolo fin dall’inizio, tendente a garantire ai lavoratori il periodo massimo di ammortizzatori sociali concedibili e un accompagnamento economico per gli anni successivi, stante la mancanza, al momento, di contatti con potenziali acquirenti, nell’ultimo incontro si è registrata da una parte sindacale una richiesta che rappresenta in valore economico più del doppio della richiesta presentata dalle altre sigle e già valutata eccessiva dall’azienda.

Il rischio di arrivare a fine procedura senza avere soluzioni concrete a tutela del reddito dei lavoratori, che comunque perderebbero il loro posto di lavoro, è quindi molto alto.

E’ auspicabile allora che nel proseguo delle trattative in tutte le parti sedute al tavolo prevalga un atteggiamento di che consenta di esercitare positivamente e responsabilmente il proprio ruolo, giungendo al miglior accordo possibile.


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