ASCOLI PICENO – Arrestati tre ladri di appartamento nella sera di mercoledì 16 ottobre, grazie alla collaborazione della Squadra Mobile di Ascoli e la Squadra Mobile di Teramo. I tre arrestati sono Taci Ardit di anni 26, Kola Edimir di anni 25 e Saliu Ergys di anni 20, tutti e tre di nazionalità albanese.

L’attività di indagine è scaturita a seguito dalla segnalazione di furto di un’autovettura Renault Laguna, rubata lo scorso 23 settembre a Castorano da parte di ignoti nel corso di un furto in abitazione.

I successivi accertamenti investigativi condotti dagli uomini delle Squadre Mobili delle Questure di Ascoli Piceno e Teramo, portavano ad individuare l’autovettura parcheggiata ad Alba Adriatica, e a questo punto venivano pertanto predisposti specifici servizi finalizzati all’individuazione degli utilizzatori della predetta autovettura.

Tuttavia nella sera del 16 ottobre la scaltrezza dei tre albanesi permetteva loro di eludere i controlli di polizia sicché i tre, a bordo della predetta autovettura, si dirigevano nei pressi della provincia Fermana.

Alle successive ore 20.30 i tre albanesi, specializzati nella tecnica dell’arrampicamento, entravano all’interno di un appartamento sito in località Porto Sant’Elpidio, lasciato momentaneamente incustodito dai proprietari.

I tre rapinatori, dopo essere saliti al 1° piano attraverso i discendenti, entravano all’interno di una stanza da letto ed indisturbati asportavano da un cassetto circa 1.300 euro in contanti, un orologio in oro ed un anello nuziale, per poi dileguarsi cercando di far perdere le proprie tracce.

Tuttavia i tre albanesi nel mentre si stavano calando tramite discendenti al piano terra, venivano fermati dal proprietario dell’abitazione che intuendo il reato appena commesso, cercava di fermare i rapinatori.

Nonostante fossero stati scoperti e per guadagnarsi la fuga, il primo dei rapinatori estraeva un cacciavite della lunghezza di cm 35 e brandendolo come un pugnale, minacciava il proprietario dell’appartamento il quale, trovandosi in inferiorità numerica nonché vedendo la reazione dei rei, per proteggersi, si allontanava consentendo ai rapinatori di fuggire con la refurtiva.

Gli agenti , appresa la notizia, intensificavano le ricerche dell’autovettura Renault Laguna a bordo della quale viaggiavano i tre rapinatori e a distanza di qualche minuto riuscivano ad intercettare l’auto.

Per tutelare l’incolumità di terze persone e degli stessi operatori, in relazione anche a pregresse esperienze investigative, gli agenti delle squadre Mobili decidevano di bloccare i tre albanesi in località Alba Adriatica nel mentre effettuavano il cambio dell’autovettura da quella rubata a quella “pulita”.

A seguito della perquisizione si rinveniva oltre alla refurtiva anche arnesi atti allo scasso, guanti e torce.

Il derubato riconosceva, senza ombra di dubbio, nei tre albanesi i rapinatori che avevano commesso poco prima il reato, che quindi venivano portati nella casa circondariale di Teramo.

 


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