ASCOLI PICENO – Queste le voci del post gara di Ascoli-Pontedera.

Il primo ad arrivare è il tecnico toscano Paolo Indiani, che ammette sportivamente la sconfitta. “Meritavamo di perdere assolutamente, anche nel primo tempo. Dispiace il modo. Non è la prima volta che ci succede perché. Oggi ci mancavano diverse persone, tra cui due difensori su tre titolari come Vettori e Pezzi“.

Sul risultato: “Stiamo facendo cose già sopra le nostre possibilità. Nella ripresa il pari forse ci poteva stare“. Ancora sulla gara: “L’Ascoli ha un parco giocatori notevole per la categoria. Basta paragonare le due rose e i curricula dei giocatori. Il nostro calo? – continua – Più che normale per le nostre possibilità. Certo, ad inizio dell’anno questa partita l’avremmo pareggiata, perché magari ci girava bene. Il calcio è così, a volte è illogico ma prima poi diventa logico“.

Poi ecco il turno di Bruno Giordano, all’esordio al ‘Del Duca’ da mister bianconero. E proprio per questo ha chiesto e ottenuto di sedersi sulla panchina di destra, per essere più vicino ai tifosi. Ma poi, appena seduto, alza la gamba e fa vedere i calzini: rossi per ricordare Costantino Rozzi: “Come il presidente” ha detto. Sulla gara: “Siamo stati bravi a limitarli, era pur sempre la prima della classe ed erano ben messi in campo. Nel primo tempo – continua Giordano -, eravamo belli e spavaldi, ma ci è mancata la conclusione finale. Tranne all’inizio della ripresa dove eravamo allungati e trovavano Grassi sulla trequarti, eravamo ben messi, anche a livello fisico“.

Sulle scelte a sorpresa dell’inizio: “Loro giocavano con tre difensori, cercavo di mettere gente che si muoveva molto. Ma si sono comportati bene, specie sugli esterni dove abbiamo messo tanti palloni in mezzo. Bella la prestazione, anche per dimostrare che possiamo giocarcela con tutti“. Su Vegnaduzzo: “Ho preferito Malatesta che stava bene in settimana, ma ho spiegato che non era una bocciatura. Già da domenica se uno si allena bene… Poi ho scelto Gragnoli è uno generoso, sulla fascia perché copre molto bene“.

Ancora sui ragazzi: “A centrocampo sono stati bravissimi: Capece ha fatto una grande gara, Manolo (Pestrin, ndr) si sa, è il migliore che abbiamo“. Su Giacomini: “Ha messo tanti palloni pericolosi, così come Scalise. Ma a questi livelli per fare una grande prestazione contro le grandi squadre, basta che due non sono all’altezza per farci andare storto“. Sugli ammoniti: “Non mi fate parlare che sennò mi squalificano ancora… Certo, sbagliano tutti, anche gli arbitri“.

Alla vigilia aveva dichiarato che la squadra avrebbe fatto una grande gara: “Io profeta? Io devo dare sicurezza e convinzione al gruppo, ma è merito dei ragazzi. Tanti giovani stanno maturando, la base è buona. Ci aspettiamo il supporto del pubblico, quei pochi che c’erano oggi si sono sentiti, ma ci manca la bella cornice, non dico ai bei tempi con quindici mila persone, ma potrebbe darci lo slancio“.

Simone Malatesta, uomo partita con la doppietta negli ultimi tre minuti, racconta le reti: “Il primo gol è nato da un gran cross di Scalise sul primo palo, come piace a me. Ma anche prima ho avuto una chance, ma il difensore mi aveva affossato. Sembra che in area sia tutto possibile. Nella secondo gol ho sbagliato lo stop, poi il difensore ha ciccato e ho bucato il portiere che si è tuffato in anticipo“. Sulla gara: “Senza dubbio una vittoria meritata, con il primo tempo più bello della stagione anche se non siamo riusciti a sbloccarla. Ma non abbiamo mai rischiato e poi abbiamo sfruttato le occasioni. Il risultato è quello che conta – continua l’attaccante -, in casa non abbiamo mai vinto e valgono doppi questi punti. Loro non erano questi, soprattutto per merito nostro. Ma neanche noi siamo stati all’altezza finora”. Infine, la dedica: “E’ una vittoria per il gruppo che, nelle difficoltà non abbiamo mollato. Ora due tre giorni ce la godiamo poi ci ricarichiamo per Perugia“.

Per concludere, Giorgio Capece. Tra i migliori in campo, come nelle ultime gare. Segno di una maturazione del ragazzo: “E’ vero, mi è mancato solo il gol. Sono stato sfortunato sul palo, la prossima volta andrà meglio“. Sul suo cambiamento: “Dopo diverse partite buone è normale che vengano le giocate, anche di testa sto meglio. Devo ringraziare i due mister che mi hanno fatto sempre giocare”. Poi se affianco hai Pestrin, tutto è più facile: “Ha giocato ad alti livelli, stargli affianco è facile, ti tranquillizza e ti dà consigli.

Infine sulla gara: “Loro hanno sbagliato la partita, miglior attacco che non fa un tiro in porta. Noi non abbiamo sbagliato nulla, si vedeva che fisicamente stavamo messi bene, potevamo anche giocare ancora“. Peccato che a godere della prestazione c’era pochissima gente: “E’ vero, ma l’importante è che non ce l’hanno con noi: senza penalità stavamo a 13 punti in zona play off. E poi, se questa era la prima in classifica, vuol dire che ce la giochiamo con tutte“.


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