ASCOLI PICENO – Una importante decisione in merito alla riqualificazione della scuola di via Kennedy è stata presa dal Consiglio Comunale di Ascoli nell’ultima assise: sono stati infatti stanziati 700 mila euro complessivamente per una serie di lavori che vanno dall’adeguamento antincendio alla messa in sicurezza complessiva.

“Una compattezza e una coesione della maggioranza – sottolinea il sindaco Guido Castelli – che ci ha permesso di affrontare e vincere sfide importanti in un periodo storico particolarmente difficile per la vita degli Enti locali alle prese con sempre minori trasferimenti statali ed una evidente difficoltà se non impossibilità, legata alla crisi economica, di gravare i cittadini di ulteriori carichi fiscali. Ma grazie ad una attenta gestione delle risorse e, non dimentichiamolo, ad una serrata lotta all’evasione fiscale siamo riusciti a trovare risorse da destinare allo sviluppo della città e a varare un nuovo pacchetto di opere pubbliche”.

Per il 2014 sono stati stanziati 225.000 e ben 475.000 per il 2015 per lavori che vanno dall’adeguamento antincendio (entro aprile) al rifacimento della copertura, dal rifacimento complessivo degli infissi all’impianto elettrico.

“Con questi nuovi interventi siamo quindi intervenuti su quasi tutto il patrimonio scolastico – prosegue il sindaco Castelli – che nel quinquennio abbiamo cercato di mettere complessivamente di riqualificare”.

In tema di sicurezza per far fronte ai danni causati dal ciclone Venere prima e dalla perturbazione Attila poi, dalla pioggia e dalla neve che si sono abbattuti sul nostro territorio, il Comune è intervenuto stanziando ben 1 milione e duecentomila euro. “I danni – ricorda il primo cittadino ascolano – sono stati notevoli ma dovevamo intervenire subito per uscire dall’emergenza. Con questi soldi calcoliamo di mettere in sicurezza il territorio specie in quelle frazioni che frane e smottamenti avevano reso momentaneamente isolate. Siamo pronti ad intervenire per sistemare gabbionate ed eliminare pericoli derivanti da movimenti franosi ma non dimentichiamo anche di procedere ad un attento monitoraggio delle mura antiche cittadine”.


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