ASCOLI PICENO –  Si è svolto questa mattina, davanti al Liceo Scientifico Antonio Orsini di Ascoli, un sit-in organizzato dal Blocco Studentesco, movimento scolastico dell’associazione CasaPound. Bersaglio della manifestazione (nelle foto) sono stati il governo Letta e le politiche del ministro dell’istruzione Carrozza sull’annoso problema dell’elevata spesa che, secondo gli organizzatori “ogni anno, le famiglie sono costrette ad affrontare per l’acquisto dei libri di testo. Il governo si è fatto propaganda con l’annuncio in pompa magna degli 8 milioni di euro da destinare alle scuole pubbliche per l’acquisto di libri di testo da cedere in comodato agli studenti, poi, lontano dai riflettori, ha tagliato su scuola e istruzione in piena continuità con i governi precedenti” afferma Luca Angelini, responsabile provinciale del Blocco Studentesco.

Nessuno si ricorda dei 4 milioni di studenti poveri che non possono permettersi i testi consigliati o dei 480 milioni di euro sottratti alle scuole pubbliche e destinati a quelle private”. “Si tratta di fumo negli occhi” – prosegue la nota – “il Governo Letta toglie 50 milioni alle famiglie indigenti per l’acquisto dei libri e ne elargisce 8 alle scuole per affrontare lo stesso problema, 42 milioni in meno e la faccia tosta di rivendicare la vicenda come un successo”. “Siamo ormai stanchi di questi giochetti” conclude Angelini  “non si scorge nessuna politica a medio-lungo termine, e nel breve l’incapacità e l’ipocrisia regnano sovrane. Il problema andrebbe affrontato alla radice ma non se ne ha il coraggio: la e lo strapotere delle case editrici costituiscono evidentemente poteri troppo forti per essere affrontati dal Ministro e dal nostro Governo.”

Ma i ragazzi del Blocco aggiungono anche: “Ci teniamo inoltre a ribadire che siamo stufi di vedere ogni anno edifici scolastici sempre più decadenti, senza materiale e con laboratori ormai in disuso. Vogliamo fare un riferimento particolare – proseguono – all’Istituto Alberghiero di Ascoli, dove non ci sono neanche gli strumenti principali per le ore di cucina e sala bar, e all’Itis Mazzocchi, una scuola costruita meno di 10 anni fa, che non ha una palestra propria e deve appoggiarsi sempre a strutture esterne. Cogliamo quindi, con questo sit-in, l’occasione per promuovere la nostra prossima iniziativa che consisterà in una raccolta di materiale per le ore di educazione fisica da donare simbolicamente alle scuole che ne sono sprovviste”.


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