ASCOLI PICENO – Il Comune di Ascoli Piceno trova soluzioni ed incentivi per supportare le attività commerciali che meritano, ancora di più in questo particolare contesto storico, attenzione e tutela. E lo fa quasi in controtendenza rispetto alla situazione generale italiana, dove gli Enti pubblici, pur di far quadrare i bilanci, propendono ad incrementare i contributi da parte dei cittadini con l’aumento delle tasse.

Le ultime deliberazioni della giunta comunale, che hanno chiuso il 2013, danno un concreto aiuto alle imprese, già avviate e di prossima costituzione, per iniziare il nuovo anno con più stimoli e serenità.
Si parte con la proroga della fortunata misura adottata dall’amministrazione Castelli ed ormai nota come “zona franca comunale”. In pratica, il Comune conferma la volontà di aiutare le imprese concedendo un contributo, a favore delle nuove attività in possesso dei requisiti previsti in un apposito regolamento, pari all’imposta municipale propria (Imu), dovuta per gli anni 2012 e 2013 (al netto delle quote spettanti allo Stato) e al tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares), dovuto per l’anno 2013 (con esclusione della quota spettante allo Stato a titolo di maggiorazione Tares).

“L’intenzione – spiega il Sindaco Guido Castelli – è quella di promuovere l’avvio di nuovi esercizi, offrendo una visione del futuro più rosea a chi decide di intraprendere un’attività commerciale”.

E non solo. Il Comune, compreso il disagio per i negozianti presenti in corso Mazzini (zona che va dall’incrocio con via Trento e Trieste all’incrocio con via Afranio), causato dai cantieri avviati per la riqualificazione del centro storico, ha adottato un’ulteriore misura in favore degli esercizi commerciali maggiormente interessati, offrendo loro un contributo pari all’80% del Tares dovuto per l’anno 2013.

Infine, nell’ottica di agevolare non solo l’economia, ma anche di debellare, o quantomeno ridurre, una piaga che, sempre di più, sta dilagando su tutto il territorio nazionale, ovvero la smisurata attenzione da parte di molti soggetti al gioco d’azzardo, il Comune offre a favore degli esercizi pubblici che dimostrano di rinunciare all’installazione dei giochi come videopoker, slot machine, un contributo pari all’80% dell’importo del Tares/Tari dovuto per gli anni 2014, 2015 e 2016.

“L’obiettivo – conclude il primo cittadino – è quello di incentivare l’economia ascolana, pur mantenendo il programma di riqualificazione della città che, sotto gli occhi di tutti, sta cambiando aspetto dal punto di vista del decoro urbano, ma anche di partecipazione ed affluenza turistica. Se poi, aggiungiamo anche l’impegno per la risoluzione di un problema, diventato ormai di carattere sociale, come il gioco d’azzardo, allora vuol dire che il sistema adottato, che vede un’attenta progettazione di misure integrate, funziona e può rappresentare un antidoto efficace per iniziare ad uscire dalla crisi”.

Per informazioni sulle agevolazioni avviate dall’amministrazione comunale è possibile rivolgersi all’ufficio tributi in piazza arringo (tel. 0736.298371 e 0736.298272 – [email protected])


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