ASCOLI PICENO – Molti, tra rappresentanti delle istituzioni e leader di partito provinciale, hanno espresso il loro parere sulla vicenda Coalac. Lo ha voluto fare anche Valeriano Camela dell’Udc, attualmente Consigliere Regionale, e in corsa per la carica di sindaco alle prossime elezioni comunali. Di seguito riportiamo la nota stampa da lui inviata:

“La Coalac è l’ennesima ferita che si apre nel nostro territorio e conferma l’assoluta priorità del problema Lavoro nella mia agenda di impegni, dapprima in Regione ed ora come candidato sindaco.

Le attenzioni al mio progetto che in questi giorni registro da cittadini, anche di  diverse idee politiche, sono la riprova che il nostro territorio non è più in grado di sostenere tali situazioni e vuole reagire od almeno provare a farlo.

Per questo interverrò al Consiglio Provinciale aperto di venerdì cercando di portare il mio contributo.

Io penso che la TreValli Cooperlat debba soprassedere alla sua decisione di chiudere lo stabilimento ascolano (magari riflettendoci meglio dopo le ultimissime novità normative) oppure dando la possibilità a tutte le componenti in campo, sindacati dei lavoratori, allevatori, forze economiche, Istituzioni, ecc., di trovare con essa una soluzione alternativa alla chiusura.

Varie sono infatti le soluzioni alternative praticabili: si va dalla continuità aziendale attraverso la gestione in forma cooperativa degli stessi lavoratori, alla cessione ad Aziende locali, Nazionali od Internazionali interessate.

Se è vero, come è vero, che lo stabilimento è in forte utile, perché non sfruttare l’alto valore aggiunto del latte fresco di alta qualità che qui viene raccolto e lavorato con grande professionalità?

L’emendamento al Milleproroghe licenziato dal Senato prevede che chi produce mozzarella deve entro pochi mesi farlo in stabilimenti separati da quelli in cui ha luogo la produzione di altri tipi di formaggi o preparati alimentari. E’ questa la carta in più da giocare sul tavolo della trattativa,  la mia proposta concreta per salvare lo stabilimento Piceno.”

 

 

 


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