CASTEL DI LAMA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento 5 Stelle di Castel di Lama

“I risultati del consiglio provinciale aperto di venerdì 7 febbraio 2014 hanno mostrato, per l’ennesima volta, l’incapacità della politica di qualsiasi colore ad affrontare i problemi dei cittadini.

Il progetto della sesta vasca di Relluce in fase di autorizzazione fa “percolato” da tutte le parti. E’ sovradimensionato per la produzione attesa di rifiuti indifferenziati della provincia nei prossimi 10-15 anni. Presenta, calcoli alla mano, un sistema di stoccaggio e trattamento del percolato insufficiente a garantire l’assenza di sversamenti di percolato non trattato nel Fosso della Metà. E’ la fotocopia tecnica del progetto della quinta vasca che, nel periodo 2009-2012, ha creato continui sforamenti delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione. A queste evidenti carenze si aggiunge la beffa di un aumento del costo di smaltimento in discarica che dagli attuali 85 euro/tonnellata passerà a 103 euro/tonnellata, aumento che verrà attinto dalle tasche dei cittadini.

Gli attivisti del M5S di Castel di Lama ritengono che la strada intrapresa sia sbagliata in quanto esporrà ad ulteriore rischi il territorio che non può e non vuole più sopportare. Creare una infrastruttura così grande significa attirare sul territorio le carenze organizzative del ciclo dei rifiuti altrui. In questo modo si ritarderà per altri 15 anni quel processo ormai ineludibile di sviluppo
sostenibile che porta a produrre meno rifiuti di minor impatto e più riciclabili.

Come cittadini non siamo interessati alcuna misura compensativa richiesta dai nostri amministratori. Non sono infatti gli 80.000 euro/anno che incassa il nostro comune a far svanire il cattivo odore e non sarà il parco giochi od il campo di calcio, richiesto dal nostro sindaco nell’assemblea di venerdì, a diminuire la probabilità di contrarre dei tumori per la popolazione che vive nelle vicinanze della discarica. L’unica soluzione praticabile è che tutta la provincia investa sul ciclo dei rifiuti cercando di diminuire al massimo la produzione di rifiuto indifferenziato. Innalzare nel più breve tempo possibile la percentuale di raccolta differenziata dal 40% all’80% significa dimezzare il volume della vasca da realizzarsi.

Fare in modo che i cittadini paghino in base alla quantità e qualità dei rifiuti che producono (attualmente si paga in base ai componenti del nucleo familiare ed ai metri quadrati della loro abitazione) significa responsabilizzarli e ridurre la quantità
complessiva di rifiuto prodotto e quindi contrarre ulteriormente la necessità di nuovi volumi per il loro abbancamento. Investire nel controllo della gestione dell’esistente significa ridurre l’impatto della discarica attualmente in funzione.

Cosa serve autorizzare la quinta vasca con 67 prescrizioni se poi ci si accorge dopo 4 anni che sono state disattese? Noi attivisti 5 stelle reputiamo che, essendo la discarica un’opera di interesse pubblico, questa debba essere gestita nella totale trasparenza. Pertanto chiediamo che vengano rese pubbliche tutte le risultanze delle 67 prescrizioni del progetto della quinta vasca e che per il futuro siano rese pubbliche senza che sia necessario la formale richiesta di accesso agli atti. Nel frattempo noi attivisti del M5S monitoriamo le fluenze del Fosso della Metà e del Torrente Chifenti. Per adesso abbiano notato che le concentrazioni di Ferro, Cromo e Manganese nelle acque del fosso della Metà sono dalle 10-20 volte superiori rispetto a quelle dell’acqua del Chifenti pur non raggiungendo concentrazioni preoccupanti. Temiamo però, con l’arrivo dell’estate e la diminuzione dell’effetto di diluizione, che queste concentrazioni possano alzarsi. Noi attivisti M5S lo monitoreremo e, se qualche cittadino osserva qualcosa di strano, ci avverta.


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