CASTIGNANO –  Abituale appuntamento a Castignano che rinnova il suo annuale rito scaramantico e propiziatorio con la processione dei cosiddetti “moccule”. Inoltre, alle 15 la sfilata dei carri allegorici e alle 21 l’ultimo Veglionissimo in maschera per salutare il Carnevale.

L’ora della sfilata de li moccule è fissata per le 19, con la tradizionale per le vie del borgo medievale, reso ancora più suggestivo dal fatto che le vie del paese sono illuminate solo da queste particolari torce.

La spiegazione tecnica di cosa sono i moccoli è quella di lumini multicolore, con candele issate su una canna ancora verde avente quattro lati rivestiti di carta velina colorata.

Ma la spiegazione più difficile da dare è quella di cosa rappresentano i moccoli durante la manifestazione del Carnevale a Castignano: bisognerebbe mettere nero su bianco una certa atmosfera, che può essere compresa solo se vissuta.

Vale la pena, dunque, rifarsi ai racconti di Goethe, che alla fine del ‘700 nel suo “Viaggio in Italia” descrive l’analoga esperienza della processione dei moccoli a Roma e ci fa immergere direttamente nell’atmosfera dell’evento, anche se quella di Goethe risulta un po’ una rappresentazione iperbolica.

Quel che si può dire è che tutti i castignanesi hanno un proprio moccolo: un’anticipazione è che ce ne sarà uno enorme, sostenuto non da una, ma bensì da un gruppo di persone. Poi ci sono quelli piccolini dei bambini, ci sono quelli hipster, ci sono quelli sobri e quelli più elaborati. Tutti finiranno nel grande falò nella piazza del paese sotto la ripetuta e martellante sentenza “Fora fora li moccule”, che, accompagnata da percussioni e tamburi, assume la forma di un mantra.

Ma il martedì a Castignano, Carnevale vuol dire anche sfilata allegorica di tanti carri e gruppi in maschera. Parodie politiche, scene di vita e satira locale sono messi in scena in modo spettacolare come naturale risultato di un lavoro di tutto l’anno per lo sfoggio di talenti artistici e abilità artigianali. Stupore è la reazione anche di fronte alla cura e alla creatività con cui sono realizzate le maschere dei vari gruppi, che propongono sempre originalità e attenzione ai dettagli, tanto che sembra di essere di fronte ai costumi di scena di famosi teatri.

Infine, sempre numerosa anche la presenza al Veglionissimo in maschera. Castignano, tra i Carnevali storici del Piceno, è l’unico a vantare una serata danzante molto frequentata, per chiudere il periodo carnascialesco. Quest’anno sul palco saliranno “I Rapsodia” seguiti da DJ Erny, che garantiranno ritmi per giovani e meno giovani con sonorità vintage, revival e dance.
L’unicità di questa serata sta in tre fattori: nella consolidata maestria delle selezioni musicali, che riesce a garantire una partecipazione intergenerazionale; nell’allestimento della location, con le caratteristiche poltroncine rosse parte dell’arredamento del teatro, con la possibilità di prenotare tavoli ad un prezzo accessibile (10 euro) e con gli addobbi e nel prezzo di ingresso (soli 10 euro).


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