ASCOLI PICENO –  “Pronti per la sfida, no ai personalismi. Questa è la prima tappa per riconquistare Ascoli”. Così Giancarlo Luciani Castiglia ieri inaugurando la sede della coalizione di centrosinistra in Corso Vittorio Emanuele.

Il candidato sindaco ricorda “l’unità del nostro partito a fronte di tanti che ci dicevano il contrario. La nostra sede è un posto vivo e qui si fanno riunioni aperte. I giovani possono sfruttare questo locale per discutere dei tanti problemi che ci sono. Proponiamo un progetto nuovo per una città che è ferma da troppo tempo. In questo periodo cerchiamo di implementare il nostro programma.”

Interviene il segretario provinciale Antimo Di Francesco ricordando “il territorio che si stringe intorno ad Ascoli, che deve tornare ad essere guida.Dare un forte segnale di cambiamento da Castelli con nuovi orizzonti per la città.Noi ci siamo”.

L’onorevole Luciano Agostini attacca Castelli: ” vogliamo sapere dal sindaco dove ha preso tutte queste migliaia di euro per fare una campagna elettorale che non è ancora iniziata. Spendere tutti questi denari in periodi di crisi non è tollerabile”

Carla Rossi, segretaria comunale del partito definisce “bella questa partecipazione, dove la parola chiave è squadra. C’è una speranza e un’idea nuova di città che abbiamo in mente”.

L’assessore regionale Antonio Canzian sottolinea “la brutta sensazione di una città che sembra isolata da tutto. Castiglia è una scommessa che può rivelarsi vincente. La destra, per fare campagna elettorale,  dopo 12 anni ,ha anche tirato fuori la pratica Unesco.”

Interviene anche il sindaco di San Benedetto, Giovanni Gaspari che ricorda “che bisogna essere in grado di mettere in campo un vero progetto. San Benedetto non ha mai aderito in questi cinque anni perchè non c’è stata progettualità da parte di Ascoli. La Sentina non è un feudo ascolano, ma oasi regionale e strumento di valorizzazione del territorio. Abbiamo bisogno di gente aperta e Castiglia lo è.”

Valerio Lucciarini, sindaco di Offida  sottolinea come “Ascoli deve aprire la testa al cambiamento ed essere volano del territorio. Si può e si deve cambiare rotta”.

Infine dice la sua anche il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci che aggiunge come “anche l’Italia fino a poco tempo fa era restia al cambiamento. Ora il governo centrale sta provando a fare riforme radicali. Anche il capoluogo deve fare lo stesso per legare il suo destino a quello della nazione”.


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