ASCOLI PICENO – Il Pd non usa mezze parole. “La Corte dei Conti sta convocando la Provincia per rendere conto del documento di chiusura dell’esercizio 2013, ma è un continuo rinviare. Cosa c’è sotto?”.

E’ critico Lucio d’Angelo che ricorda come “già l’Ente è stato salvato dal dissesto e sono stati salvaguardati i creditori e i dipendenti, questa volta non sappiamo su quali elementi si basa questo documento. I revisori segnalano debiti fuori bilancio per 586mila euro, che sono riconducibili a quote nelle partecipazioni e nella cultura. Si tratta di quote rimosse dal bilancio per far quadrare il bilancio 2013. Bisognava, invece, vendere parti  di patrimonio per sanare questo buco. I revisori dei conti non potevano dare parere positivo, proprio perchè non ci sono i presupposti. Si rischia il commissariamento.”

Paolo D’Erasmo aggiunge che “il centrodestra ha abbandonato la nave da tempo. E’ inconcepibile che l’assessore non controlli la situazione. Nemmeno i dipendenti hanno la sicurezza di essere pagati. Bisognava convocare il Consiglio per far approvare il bilancio, ma tutto è stato sempre rinviato. La Giunta ha dimostrato totale disinteresse nei confronti dell’Ente e dei cittadini. Siamo vicini al collasso.”

Il segretario provinciale Antimo Di Francesco conclude sottolineando che “il consuntivo certifica il totlale fallimento di Celani e del centrodestra. Si è fatto finta di niente, quando il presidente della Provincia ripeteva che tutto andava bene. La Giunta è immobile e inconsistente. Sono stati traditi tutti gli impegni. Valuteremo anche se ricorrere alla giustizia amministrativa, perchè c’è grave responsabilità politica. Ricorreremo al Tar e alla Corte dei Conti”.


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