Pubblichiamo una nota di Miki Girardi, Lista “In Ascoli”

“990 i voti alla Candidata Sindaco Micaela Girardi e 790 quelli alla lista inAscoli: numeri di rinascita per una costruttiva opposizione in città. Questa attività, forte del riscontro elettorale conseguito in appena un mese, continuerà ora con determinazione ed incisività, pur se fuori dal Consiglio Comunale; come sempre, senza alcun timore di disturbare i manovratori, i gruppi ristretti di persone che vogliono decidere per l’intera comunità.

Saggia scelta quella degli elettori ascolani; hanno compreso che c’era tra i candidati a Sindaco chi avrebbe fatto assai peggio di Castelli: Castiglia, il candidato della c.d. coalizione di centro sinistra a guida PD Ascoli e dintorni. Un PD dichiaratamente riunito nelle sue due anime (rappresentate dai consiglieri eletti), che sull’urbanistica, senza critiche efficaci alle scelte del riconfermato Sindaco, ha proposto di suo autentici scempi economico-urbanistico-ambientali (Tunnel di Monticelli e Ski-dome di Monte Piselli). Per non parlare della propensione alla ricerca di consulenti esterni, distintisi per la sola capacità di ricevere stipendi sognati dai cittadini comuni.

Alla luce del risultato elettorale che ha visto 10.000 ascolani votare il PD di Renzi alle europee e che solo in 4.000 hanno votato per il PD alle comunali, lasciando gli altri 6000 in gran parte al Sindaco Castelli, oggi alcuni comprimari e compartecipi di questa disfatta vogliono sfilarsi dalle proprie responsabilità, indicando nell’altra metà la causa di tutti i mali. Il riferimento è a vecchi e giovani professionisti della politica, senza altra idealità se non quella della propria continuazione di specie e della conservazione del potere.

I segnali c’erano tutti: alle primarie del PD 2009 votarono ben 4700 persone; solo 1600 alle primarie del 2014; alle elezioni comunali 2014 il PD prende 4000 voti. Mi era stato proposto di rientrare nel PD con in cambio una candidatura a consigliere comunale. Visto che per loro un programma vale l’altro, perché non accettare? Ho preferito, di tutta risposta, correre il rischio di presentarmi alle elezioni da sola, con candidati e sostenitori. In un mese abbiamo preso più voti delle tre liste a sostegno del PD ascolano e di altre liste con storia politica alle spalle; personalmente ho ottenuto più preferenze di molti politici di lungo corso. Da qui, dunque, per la lista inAscoli parte un cammino ancor più determinato, per perseguire con forza ed entusiasmo il bene della città.”


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