Pubblichiamo una nota di Confindustria Ascoli Piceno

“Il tema delle relazioni sindacali è tra gli argomenti che il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno Bucciarelli presenterà lunedì 30 giugno 2014 agli imprenditori in sede di assemblea generale, alla presenza del presidente Squinzi.

In particolare verrà stigmatizzato il comportamento di quelle organizzazioni sindacali che sostengono livelli salariali che prescindono dalla compatibilità dei costi con la competitività dell’impresa.

I costi che una impresa può sostenere sono quelli che le consentono comunque di essere competitiva sui mercati e quindi di collocare il prodotto a prezzo equo.

In un rapporto sindacale orientato allo sviluppo del territorio non c’è posto per chi alimenta il conflitto tra imprese e dipendenti “a prescindere”.

A questo proposito nella vicenda Scandolara la presa di posizione di UGL, conseguente alla apertura delle procedure di mobilità per 25 dipendenti, è completamente errata.

Infatti l’esubero di personale preesisteva dal 2013 ed è stato aggravato ulteriormente da numerosi reintegri nel posto di lavoro disposti dalla Magistratura.   Inoltre non sono stati raggiunti   i livelli di produttività ai quali sono legati erogazioni salariali aggiuntive programmate     in sede di accordo in Regione Marche a giugno 2013.

Tale mancata produttività ha determinato la impossibilità da parte dell’azienda di soddisfare le richieste del mercato.

L’inatteso mancato raggiungimento dei livelli di produttività, oltre a non consentire l’erogazione del premio, ha messo l’azienda in una condizione di non competitività: avrebbe dovuto   soddisfare ordinativi a costi eccessivi e non compatibili con i prezzi imposti dal mercato.

Sorprende che una organizzazione che si pone a difesa del lavoro confonda capacità produttiva con produttività.

Infatti aggiungendo forza lavoro e relativi costi si può sicuramente ampliare la capacità produttiva ma se c’è carenza di produttività non si fa altro che aggravare la mancanza di competitività dell’azienda.


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