Pubblichiamo una nota del Gruppo Consiliare Pd Ascoli Piceno

“Il termine stabilito per legge per l’approvazione del bilancio consuntivo (la certificazione delle entrate e delle uscite del 2013 ) sembrerebbe esser stato violato.

La non approvazione del bilancio consuntivo da parte del consiglio comunale entro il 30 giugno  sottopone il comune di Ascoli Piceno al rischio della diffida da parte del Prefetto che, a questo punto si spera possa decidere per un sollecito circa la convocazione del consiglio comunale ad oggi ancora non pervenuta.

Il Tuel infatti fissa al 30 aprile (poi prorogato al 30 giugno) il termine massimo per la discussione e il voto, ma ad oggi non abbiamo comunicazioni ufficiali circa la data della seduta.

Chi ha la responsabilità di guidare la città, per di più con ruoli apicali all’interno dell’Anci, non può esimersi dal rispetto perentorio dei termini di legge.  Era compito dell’amministrazione sottoporre con largo anticipo il provvedimento all’attenzione degli organi politici.  Tutto ciò si sarebbe potuto evitare? Ovviamente si,  se il consiglio comunale avesse approvato prima del 25 maggio il rendiconto.

Ma si sa che per qualcuno le elezioni, vengono prima di tutto.. anche prima dei termini di legge! Probabilmente non si arriverà ad atti gravi come il commissario ad acta, ma la prima figuraccia dell’amministrazione è servita. 

Spiace che a trovarsi in questo pasticcio sia un assessore al bilancio fresco di nomina che si è trovato a gestire un bilancio non certamente facile, ma non poteva essere diversamente.
L’augurio, per il bene della città, è che questa ennesima sciatteria -segno di disattenzione o di indifferenza per le regole e per la buona amministrazione- non venga a caratterizzare anche la nuova consiliatura.

Se questo è il comportamento che assumerà l’amministrazione  nutriamo preoccupazioni fondate anche circa la presentazione del bilancio di previsione il quale deve essere approvato entro il 31 Luglio (grazie ad un decreto del Ministro dell’Interno).”


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