Pubblichiamo un comunicato dell’associazione “Ascoli da vivere”

“In merito al dibattito che ha come oggetto le piante che circondano la Fortezza Pia e la Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, l’associazione culturale AscoliDaVivere si schiera con decisione dalla parte delle tante qualificate personalità del mondo culturale ascolano che ritengono sia giusto procedere ad una selettiva eliminazione delle piante che sono nate a pochi metri, o addirittura centimetri, dal perimetro di importanti edifici monumentali. Ciò per due semplici ragioni che riguardano le sfere della valorizzazione e della salvaguardia del bene culturale. Sia nel caso della Fortezza che nel caso della Chiesa, gli alberi impediscono di apprezzare il monumento e le sue caratteristiche architettoniche nella loro interezza; inoltre spesso le radici della piante provocano seri danni agli apparati murari.

Detto ciò, però, poniamo delle precise condizioni all’amministrazione comunale. In una lettera del 13 gennaio 2010 al portale salvaascoli.it, il Comitato Gigaro 88 scriveva: “Siamo disposti ad accettare il taglio delle piante vicino a chiese e palazzi solo dopo aver visto sparire le auto”. Il riferimento era in primis alla situazione di Piazza Ventidio Basso. Nel 2014 accogliamo con favore la riqualificazione della piazza e l’eliminazione delle auto, ma non bisogna fermarsi qui. In maniera graduale e con le opportune premesse (implementazione aree di sosta fuori dai ponti e collegamenti frequenti con navette gratuite) bisogna giungere ad una progressiva pedonalizzazione del centro storico. Perché se gli alberi non permettono di apprezzare la bellezza dei monumenti, stesso discorso vale per le auto.

Per quanto riguarda invece i danni che gli alberi causano alle bellezze architettoniche, va anche detto che gli stessi pericoli vengono dalle piante che crescono indiscriminate sopra i monumenti cittadini. Dal Palazzo dei Capitani alla Chiesa di San Francesco, passando per la Cattedrale, la situazione appare molto grave. Invitiamo perciò l’Amministrazione Comunale, i Parroci e la Diocesi a non sottovalutare queste situazioni di degrado.

Infine, siccome siamo consapevoli della straordinaria importanza del verde, chiediamo al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente che per ogni albero che dovesse essere tagliato ne vengano piantati due. Naturalmente in città, nell’area urbana. Perchè Ascoli Piceno è piena di giardini, parchi, rotatorie e aiuole dove mettere a dimora nuove piante.”


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