ASCOLI PICENO – Un viaggio di lettere che rimanda – per chi lo ha letto – ad un obbligatorio viaggio nelle terre del Piceno. Perché Eugenio Boscardi, nell’articolo pubblicato mercoledì 23 luglio nell’inserto Viaggi di La Repubblica (pagina 46) pennella letteralmente un dipinto delle bellezze del Piceno, dalla montagna ai borghi collinari.

Dal Parco dei Monti Sibillini, ricordando i colori e i segni con i quali grandi artisti come Tullio Pericoli e Osvaldo Licini hanno raccontato questa terra, per arrivare ad Ascoli Piceno, “una tra le più belle piccole città d’Italia”, ricorda Boscardi citando lo scrittore francese André Gide. Scendendo dalle montagne “ricche di leggende e biodiversità” e superato il capoluogo, ci si avventura verso Offida “che fa parte del Club Borghi più belli d’Italia e dal 1400 vanta la tradizione artistica del merletto a tombolo. Splendida la Piazza del Popolo, la chiesa rinascimentale dell’Addolorata” e altre bellezze architettoniche.

E il racconto si dipana – e non potrebbe essere diversamente – nel tessuto dei vini piceni. Elogiando i tanti eventi dell’estate picena, alcuni dei quali raccolti nella manifestazione Piceno Senso Creativo, Boscardi si avventura verso Castignano, “paese dell’Anice Verde da cui nasce l’Anisetta” e antico “presidio dei Templari che proteggevano i pellegrini lungo l’antica via Salaria”, da cui il festival Templaria di metà agosto.

Il viaggio giornalistico continua con una escursione a Ripatransone “chiamata Belvedere del Piceno”, insignita della Bandiera Arancione e ricca di ricchezze storiche, oltre che “Città dell’Olio per i suoi oli extravergine fruttati”. E per finire, un richiamo ai piaceri della gola ricordando che a Force, dal 6 al 10 agosto, si svolgerà la festa “Non Chiamatelo Scorzone”, dove il tartufo nero estivo sarà l’assoluto protagonista con risotti e carni.

Insomma: c’è uno spicchio di Eden tra le terre del Piceno.


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