ASCOLI PICENO – Questa mattina l’associazione Ambiente e Salute nel Piceno ha incontrato il Prefetto di Ascoli e depositato 6500 firme di cittadini sambenedettesi per segnalare i problemi relativi alla sicurezza sull’impianto di stoccaggio gas da realizzare nel sottosuolo del Comune di San Benedetto del Tronto. Firme di contrarietà dei cittadini sambenedettesi che corrono il rischio di ritrovarsi un impianto di compressione e trattamento del gas in un territorio a rischio sismico. “Abbiamo voluto incontrare il Prefetto di Ascoli Piceno per esporre il problema e segnalare la criticità sulla distanza e sulla locazione dell’impianto” afferma Alfredo Vitali presidente dell’associazione. Il geologo Gianni Marrone evidenzia con degli studi contro lo stoccaggio del gas i principali rischi che potrebbero causare danni incalcolabili: tra questi un eventuale terremoto che potrebbe superare quanto stimato e toccare i 6,8 gradi della Scala Richter, la natura del terreno che favorirebbe il fenomeno della liquefazione delle sabbie e le condizioni del fiume Tronto.

“In corrispondenza della locazione scelta è stata constatata la presenza di un’area liquefacibile che, in caso di terremoto con l’aggiunta della natura sabbiosa del terreno, porterebbe l’intera zona a sciogliersi o ad aprirsi. Oltre a questo, il piano di assetto idrogeologico ha mostrato la presenza di un’area a rischio di esondazioni” spiega così il geologo.

“Il Prefetto di Ascoli Piceno ci ha rassicurato che farà tutto ciò che sarà nelle sue competenze per cercare di portare l’attenzione del problema alle autorità del governo”  conclude Massimo Bartolozzi di Ambiente e Salute nel Piceno. All’incontro con il Prefetto erano presenti oltre al presidente Alfredo Vitali, il geologo Gianni Marroni, presidente della Confesercenti Turismo Sandro Assenti, il consigliere M5S Giovanni Marucci, Umberto Cuccioloni della Protezione Civile, Nazzareno Galanti del Coordinamento antidegrado per Ascoli e due assessori di Monsampolo del Tronto.

Alla domanda sulle attività intraprese dall’associazione ambientalista in merito al problema della discarica di Relluce, il presidente Vitali risponde “In questo momento siamo più concentrati sullo stoccaggio a San Benedetto perchè siamo alle battute finali, e non riusciamo a utilizzare le nostre energie oltre questa battaglia..”


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