SPINETOLI – Ancora un incontro di Giunta dell’Unione dei Comuni della Vallata, questa volta a Spinetoli.
Nella riunione capeggiata dal presidente Valerio Lucciarini, ha deciso di procedere alla razionalizzazione degli spazi per gli uffici dell’Unione e dell’Ambito Sociale 23, verificando le disponibilità di immobili da parte dei Comuni aderenti.
Sono state impostate anche le azioni per la realizzazione di strutture educative e terapeutiche da destinare ai minori, problematiche che, in un momento di forte tensione sociale, vanno assolutamente affrontate investendo direttamente nell’ampliamento dei Servizi Sociali. La Giunta ha poi approvato la determinazione delle tariffe per gli utenti del Centro Diurno per Disabili attraverso il reddito Isee, a garanzia della progressività dei pagamenti secondo lo schema di compartecipazione proporzionale alla possibilità economica delle famiglie.
Inoltre si è deliberato un protocollo d’intesa – firmato dal presidente Lucciarini e dal Direttore di Area Vasta 5, Massimo Del Moro – per la realizzazione dell’integrazione socio-sanitaria dei servizi e degli interventi curativi, socio-riabilitativi, di tutela e assistenza.
Gli amministratori dell’Unione della Vallata del Tronto hanno poi confermato la compartecipazione finanziaria ai servizi nella fase di assestamento di Bilancio che sarà all’ordine del giorno del consiglio dell’Unione fissato per il prossimo 4 dicembre.
Sindaci e assessori hanno poi incontrato, come ormai consuetudine, gli amministratori del Comune ospitante, quello Spinetoli, illustrando loro le linee guida della nuova amministrazione sovra comunale soffermandosi, in particolar modo, sul servizio di raccolti rifiuti e sulla necessità di muoversi come unico soggetto interlocutore con la società PicenAmbiente per discutere di alcune criticità ma, soprattutto, per proporre di partire con il sistema di tracciabilità in modo omogeneo nei comuni aderenti.
«Stiamo concludendo gli incontri dell’Unione NEI Comuni – ha dichiarato il presidente – registrando la consapevolezza crescente degli amministratori sul territorio della necessità strategica dell’Unione dei Comuni. Il 2015 sarà, inevitabilmente, l’anno decisivo per questa istituzione e la determinazione degli amministratori comunali riuscirà senz’altro a far fare uno strutturale scatto in avanti alla realtà, rendendola protagonista».
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….Fantastico…. Quando si parla di eliminare le Regioni e le Provincie, quì si parla di unire i Comuni….
Oramai quella della gestione dei servizi associati e’ una prassi consolidata e le unioni dei comuni verranno sempre più incentivate, data l’impossibilità dei piccoli comuni di poter far fronte da soli al mantenimento di certi servizi.
Quella dell’abolizione delle provincie e una favola figlia della più becera propaganda demagogica, infatti un ente intermedio tra lo Stato e i Comuni e’ indispensabile per assicurare alcuni servizi fondamentali come la sistemazione delle strade provinciali, i trasporti pubblici locali e la pianificazione territoriale.
La cosa piuttosto grave passata in sordina, e’ che quello che si è veramente eliminato e’ il voto dei cittadini, molti dei quali sono realmente convinti che le provincie non esito più.
…Caro Berry, la penso in maniera differente… Certamente, tra Stato e Cittadini ci deve essere una unione intermedia per assicurare i servizi come la sistemazione di strade ecc… Però da noi le “unioni” sono un pò troppe…… Decisamente troppe… e con troppo personale che non serve assolutamente a nulla. Basta Un (1) Ente che funzioni. UNO, non 75…..
Se un Comune è impossibilitatto a far fronte da solo a certi servizi, deve chiudere e i cittadini passano al Comune limitrofo. Punto.