ASCOLI PICENO –  Il  Partito Democratico di Ascoli all’attacco della Giunta Castelli

In una nota, i consiglieri Valentina Bellini, Francesco Ameli e Giancarlo Luciani Castiglia affermano:”seppur annunciati entrambe per la fine del 2014, i cambiamenti prospettati per enti importanti e storici della città come l’istituto Spontini e il nuovo assetto dell’Ente Quintana, ad oggi non sono oggetto di discussione e condivisione ne con le forze consiliari ne tantomeno con la città.

Nell’intento di voler aprire una franca e costruttiva discussione con i cittadini, riteniamo doverosa una convocazione urgente delle commissioni consiliari competenti affinché si discuta concretamente delle intenzioni del comune di Ascoli Piceno in merito alla riforma dell’Istituto Spontini e dell’Ente Quintana.

Non sarebbe ammissibile un’altra “scatola chiusa”, senza che i consiglieri possano svolgere la loro attività di proposta e controllo verso temi così importanti per la città. Questo sarebbe l’ennesimo stravolgimento e svilimento della funzione del consigliere comunale che si troverebbe a dover ratificare o bocciare gli atti dell’amministrazione senza la possibilità di apportare modifiche costruttive.

Sullo Spontini nulla è stato fatto dopo l’approvazione dell’ordine del giorno in consiglio comunale dello scorso Agosto nel quale veniva dato mandato alla giunta comunale di trovare nuove forme organizzative a seguito del coinvolgimento delle istituzioni culturali cittadine. Ad oggi purtroppo sembra essere tutto nel dimenticatoio. Anche gli assessori competenti sembrano caduti nel “dimenticatoio”.

Dal canto suo, nell’immobilismo del comune di Ascoli Piceno, il PD ha preso impegni con l’amministrazione provinciale tanto che sono stati riconosciuti in bilancio crediti dello Spontini ed allo stesso tempo ha avanzato una proposta di riorganizzazione e statutaria dell’Istituto stesso.

Dopo averlo fatto con lo Spontini, ora sarà la volta della Quintana.

Per la prossima settimana, insieme con il segretario PD Massimo Gaspari organizzeremo un confronto pubblico con i cittadini ascolani per parlare della riforma del nuovo ente che dovrà innanzitutto essere scevro da influenze politiche, come per troppi anni é stato e sul quale nessuno ha mai avuto il coraggio di dire nulla.

Una riforma della Quintana senza il coinvolgimento dei sestieranti, non sarebbe un cambiamento ma l’ennesima forzatura amministrativa che rischia di mettere a dura prova un evento strategico per la promozione di Ascoli Piceno nel mondo.”


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