ASCOLI PICENO – Favorire nel più breve tempo possibile la ripresa socio – economica del Piceno, passando dalle parole ai fatti, perché la gravissima situazione di aziende e lavoratori impone a tutti gli attori, pubblici e privati, del territorio, l’assunzione di un forte senso di responsabilità.

In questa direzione Confindustria Ascoli Piceno e Camera di Commercio hanno promosso la costituzione in data 27 maggio scorso, di un Comitato per lo Sviluppo economico della Provincia di Ascoli Piceno.

Tra i partecipanti al Comitato figurano CGIL, CISL, UIL, l’Amministrazione provinciale ed il Comune di Ascoli Piceno.

Tra le motivazioni che hanno spinto i sottoscrittori dell’Accordo, alla costituzione di un Comitato per lo sviluppo, che Confindustria avrà l’onere di dirigere, c’è anche la volontà di “fare squadra” in un momento delicatissimo per non dire storico, in cui il Piceno sarà chiamato a breve dal Ministero dello Sviluppo Economico ad esprimere progettualità concrete e proposte operative per uscire velocemente da un tunnel – di crisi e sfiducia – da cui il territorio da almeno un decennio fatica ad uscire.

Occorre anticipare i tempi anche nelle more del formale riconoscimento del Piceno come area di crisi industriale complessa, per farsi trovare pronti e soprattutto farsi trovare uniti come territorio, in tutte le sue componenti: imprese, lavoratori, Istituzioni.

Confindustria Ascoli Piceno ha lavorato in questi ultimi giorni a stretto contatto con i funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico, che hanno dato, anche se solo verbalmente, il proprio benestare, rispetto ad un’iniziativa che nelle intenzioni dei promotori, sarà di supporto al Ministero e soprattutto ad Invitalia per la definizione del “Programma di riconversione e riqualificazione industriale del Piceno (P.R.R.I.)” che dovrà essere poi consacrato in uno specifico Accordo di Programma.


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