“Euro: opportunità o condanna?” Appuntamento alla Sala dei Savi di Ascoli Piceno, presso Palazzo dei Capitani, venerdì 12 giugno alle ore 21,30. Relatore Pier Paolo Flammini.

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ASCOLI PICENO – Cosa è accaduto (e cosa sta accadendo) dietro la superficie della comunicazione politica italiana? Perché tutti i governi che si sono succeduti dopo il crollo della Prima Repubblica, dal 1992 in poi, hanno perso le elezioni successive? Perché i cittadini invece che trovare nei propri governanti l’appoggio per una vita migliore, si vedono costretti alla difensiva di fronte all’aumento delle tasse e ai tagli alla spesa pubblica?

Perché “nell’era dell’abbondanza” invece stiamo perdendo ricchezza e opportunità: sempre più disoccupati, asili e scuole e ospedali dimezzati, attacco alle pensioni, ai redditi, ai diritti conquistati in decenni e secoli di lotte?

Il “pensiero unico” che a partire dagli anni ’80 e poi nel decennio successivo si è imposto a livello planetario lascia queste domande senza risposta. O, anzi, una sola risposta: il Dio Mercato. Se qualcosa sta andando male – si è fissato nella mente di tutti – il problema è nella capacità di una nazione, di una comunità, di essere “produttivi”, o nella paura di affidarsi al Dio Mercato, che ogni problema risolve.

Eppure l’attuale Eurozona è quanto di più simile all’idea del Dio Mercato: gli Stati sono “privatizzati” nella loro essenza, impossibilitati ad usare persino la moneta, uno dei requisiti fondanti di una nazione. Nonostante questo processo di “liberalizzazioni” e “privatizzazione” avviato oltre 20 anni fa abbia provocato la più grave crisi economica e sociale dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, i governi europei e i loro rappresentanti sovranazionali, da Draghi presidente della Bce a Juncker presidente della Commissione a Lagarde presidente del Fmi, chiedono esattamente la riproposizione delle stesse politiche per uscire dalla crisi.

Pensiero unico e neoliberismo che sono però sfidati a livello accademico ma anche politico (come alle presidenziali Usa 2016) con sempre maggiore forza dalle innovative teorie post-keynesiane della MMT (Teoria della Moneta Moderna), che, grazie all’impegno iniziale di Warren Mosler negli anni ’90 hanno visto l’espansione di accademici MMT in tutto il mondo, Italia compresa. Nel nostro Paese tale attività di divulgazione e informazione viene condotta anche dall’associazone Me-MMT (Mosler Economics MMT), la quale trae la sua forza dal dettato Costituzionale e dalla necessità di prevedere la piena occupazione come primo obiettivo dell’azione di un governo.

La “sovranità monetaria” dunque come base per la “sovranità democratica”, per la Piena Occupazione e per il rilancio delle imprese italiane. Una serata dedicata a tutti coloro che vogliono approfondire un tema che purtroppo si vede oscurato nella stampa nazionale così come, spesso e volentieri, negli atenei italiani. Sempre impregnati di Pensiero Unico.

Relazionerà Pier Paolo Flammini, giornalista di Piceno Oggi, dell’associazione Me-Mmt Marche, Economia per la Piena Occupazione. Si auspica un buon coinvolgimento dei giovani, e non solo, in una terra dove la disoccupazione e la sotto-occupazione sono diventate strutturali a causa della passività di decenni di politica neoliberista.

 


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