ASCOLI PICENO – L’11 giugno 1945 nasceva la Confcommercio della provincia di Ascoli Piceno e così nella ricorrenza dei settant’anni di vita, l’Associazione ha celebrato, in maniera solenne, l’importante traguardo raggiunto, con il presidente nazionale Carlo Sangalli. “1945 -2015: Un Anniversario per il futuro – Interpretare i cambiamenti per un nuovo percorso” è stato questo il tema scelto per l’assemblea celebrativa, svoltasi presso il Centro Congressi Camerale, alla presenza delle primarie autorità locali e provinciali e dei rappresentanti Confcommercio di Marche ed Abruzzi. I lavori, introdotti e coordinati dal direttore Giorgio Fiori sono stati caratterizzati, dopo le note dell’inno d’Italia, accompagnate dalle emozionanti immagini delle Frecce Tricolori, dai saluti del Sindaco di Ascoli Guido Castelli, del vice prefetto vicario Anna Gargiulo e del presidente della Banca dell’Adriatico Giandomenico Di Sante, che con Camera di Commercio ha contribuito all’organizzazione dell’evento celebrativo.

Dopo l’intervento dello stesso presidente Camerale Gino Sabatini che si è soffermato anche sulle criticità che stanno interessando l’Ente, a seguito della riforma che ha ridimensionato i bilanci delle Camere, ha preso la parola il presidente provinciale Fausto Calabresi che ha svolto la sua relazione, ricordando tutti i colleghi componenti il primo Comitato Promotore istitutivo dell’allora associazione commercianti, (Pietro Gabrielli, Belisario Galosi, Aroldo Pespani) ed i 7 presidenti che lo hanno preceduto (Belisario Galosi, Silviano Meletti, Piero Arnaldo Di Sabatino, Enio Gibellieri, Ivo Giudici, Benito Calvaresi, Igino Cacciatori).

Calabresi ha quindi messo in evidenza come i tempi attuali siano piuttosto difficili, tanto che nel 2014 hanno cessato l’attività, per i settori commercio, turismo e servizi, ben 648 imprese, a fronte di 429 aperture, con un trend negativo piuttosto significativo di 219 unità che hanno ingenerato, calcolando una media di tre addetti per impresa, quasi 2000 disoccupati che non hanno fatto alcuna notizia, al contrario di quando chiude un’ impresa industriale, senza poi poter neanche usufruire degli ammortizzatori sociali, così come avviene per i lavoratori dipendenti. Ma Calabresi ha parlato anche del futuro, sottolineando la necessità di puntare sul turismo, “carta vincente dell’Italia ma anche delle Marche del Piceno” e sul ricambio generazionale. Il presidente Sangalli ha quindi sottolineato, nel suo appassionato intervento, il difficile momento del Paese, evidenziando come il Terziario, nonostante tutto, costituisca ancora il 40% del Pil e dell’occupazione e per questo le Associazioni che lo rappresentano non sono “una zavorra”, ma l’interlocutore primario della politica, divenuto ancor più importante con Rete Imprese Italia che, lungi dal voler essere un sindacato datoriale unico, mira a dare forza alle istanze delle piccole medie imprese.

Sangalli  quindi, dopo aver ricordato quando a febbraio del 2014 sono scesi in piazza a Roma e per  la prima volta 70.000 imprenditori del commercio e dell’artigianato, ha evidenziato che ora, secondo le statistiche, si cominciano ad intravvedere timidi segnali di ripresa, ma per trasformare i dati statistici in reali è necessario, sia far ripartire la domanda interna che rappresenta l’80% del Pil del Paese, sia intervenire con decisione sugli sprechi della spesa pubblica, facendo poi si che ogni euro recuperato dal debito pubblico e dalla lotta all’evasione venga restituito al contribuente. Confcommercio, ha  ribadito lo stesso Sangalli pretende che il fisco diventi equo, semplice ed affidabile e che vi sia una più incisiva azione verso la lotta ad  abusivismo e contraffazione e che soprattutto vi sia un reale sostegno per le imprese minori poiché, “quando si spegne un’insegna è un pezzo della città che muore”. Prima di lasciare l’assemblea il presidente Confederale ha voluto personalmente consegnare, unitamente al presidente Calabresi al direttore Fiori ed alle altre autorità presenti, un attestato di benemerenza, alla memoria, dell’indimenticabile presidente Enio Gibellieri, che durante il suo mandato presidenziale  ha fatto grande la Confcommercio picena, alla consorte signora Franca, presente all’incontro con i figli Walter, Daniele, Laura e Silvia. Nel proseguo dell’assemblea, molte attenzioni ha altresì suscitato l’eccellente relazione del prof. Gianluca Gregori, pro-rettore dell’Università Politecnica delle Marche il quale, con dati alla mano, ha fatto un’ampia dissertazione sull’evoluzione avuta dalla Confcommercio Picena dal 1945 ad oggi, rapportandola ai vari mandati dei sette presidenti che si sono succeduti ed evidenziando quindi anche gli scenari economici futuri che si prospettano per le imprese  del terziario del Piceno.

La manifestazione si è conclusa con la consegna, da parte delle autorità presenti, degli attestati di benemerenza per fedeltà associativa ultraventennale a 36 imprese del terziario ed un encomio speciale al dott. Giorgio Fiori, direttore generale di Confcommercio dal 1983.

 

                                                                   


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