ASCOLI PICENO – La Guardia di Finanza della Provincia di Ascoli, in occasione del 241° anniversario di vita del comando nazionale, ha tracciato un primo bilancio dell’attività condotta nei primi cinque mesi di questo anno sottolineando il piano d’azione dei reparti in cui si inquadrano le rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni illeciti più gravi ed insidiosi e ad incrementare ulteriormente la qualità degli interventi ispettivi attraverso l’aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose mediante l’applicazione delle misure ablative previste dalle vigenti normative, al fine di assicurare l’effettivo recupero delle somme frutto delle condotte illecite. Ambiti d’intervento, questi, dove meglio si esprime la valenza dell’azione della Guardia di Finanza, cui sono contestualmente attribuite funzioni di polizia giudiziaria e di polizia tributaria.

Nella lotta all’evasione fiscale e all’elusione sono state concluse 52 verifiche e 108 controlli nel settore delle imposte sui redditi e dell’Iva, conclusi con la denuncia all’A.G. di 28 soggetti per violazioni alla normativa penale tributaria. Nell’ambito del comparto della normativa antimafia specifici accertamenti patrimoniali e reddituali hanno consentito di sottoporre a sequestro un patrimonio immobiliare e mobiliare di oltre 1,2 milioni di euro nei confronti di una persona e del suo nucleo familiare che risultavano aver dichiarato al fisco – nel corso degli ultimi tredici anni – complessivamente poco più di 85 mila euro ma che vivevano dei proventi criminali. Tra i beni sequestrati figura anche una villa di pregio a poche centinaia di metri dal mare. A questo provvedimento ablativo, adottato ai sensi del D.Lgs. 159/2011 (codice antimafia), si è aggiunta anche l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di p.s., con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza e la costituzione di un deposito cauzionale di 150 mila euro. In materia di reati fallimentari, societari, bancari e finanziari ha visto l’esecuzione di 6 interventi con la denuncia di 10 soggetti.

Sul fronte dell’emersione delle attività economiche svolte in nero, 24 invece sono stati i soggetti scovati dalle Fiamme Gialle picene e fermane completamente – ovvero in parte – sconosciuti al Fisco, i cosiddetti “evasori totali” e/o “paratotali”, e 27 le persone che sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per violazioni penali tributarie. Nell’attività di repressione dei fenomeni evasivi più gravi di rilevante importanza è la possibilità di aggredire i patrimoni dei soggetti responsabili dei reati fiscali: in questo scorcio dell’anno sono stati già eseguiti sequestri per equivalente per un valore di 1.150.000 euro. Parallelamente all’attività di carattere tributario sono stati espletati gli interventi in materia di tutela della spesa pubblica sia d’iniziativa che su delega della Corte dei Conti, finalizzati a contrastare le frodi e le truffe ai danni dello Stato, degli Enti pubblici e locali. In tale specifico comparto sono stati effettuati 30 interventi con la denuncia alle Autorità competenti di 39 persone.

Per quanto riguarda l’attività inerente il mercato di capitali i dati di sintesi sono di seguito ricavabili. Riciclaggio: denuncia di 3 persone a piede libero ed il recupero di 600 mila euro. Usura: 3 persone tratte in arresto. Reati fallimentari: cinque interventi e la denuncia a piede libero di 9 persone. Le attività di servizio apprestate al contrasto del traffico illecito e dello spaccio di sostanze stupefacenti hanno portato al sequestro di 4 chili di stupefacenti tra cocaina, hashish, marijuana ed eroina, di 2 automezzi, la verbalizzazione di 36 persone, delle quali 5 in stato di arresto, 6 denunciate a piede libero e 25 segnalate all’autorità prefettizia.

Di stringente attualità, l’impegno della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno e Fermo nelle attività a contrasto dell’illecito fenomeno della contraffazione, della commercializzazione dei prodotti non sicuri, del commercio abusivo e della pirateria audiovisiva, sempre più strettamente tra loro collegati, che ha portato al sequestro di un’autovettura e di oltre 1600 articoli vari con la conseguente denuncia di 9 persone e la notifica di un decreto di espulsione dal territorio italiano. In questo senso non possono non rimarcarsi i molteplici effetti negativi provocati dalla fenomenologia in parola in termini di danni per le imprese legali e per lo Stato e di pericolo per il consumatore finale connesso alla sicurezza intrinseca dei prodotti.


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