ASCOLI PICENO – “Chi si mangerà la  torta del portale visitascoli.it che il Comune sta confezionando con tanta cura, passetto dopo passetto, bando dopo bando, si confida?”. A chiederselo è Francesco Petrelli, portavoce della delegazione di Ascoli di Voi con Noi Civicamente Marche, federazione di liste civiche.

“Dopo la non esattamente edificante figura – spiega Petrelli – che l’Amministrazione comunale di Ascoli rimediò alla Bit di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo, ove in soldoni fu presentato un portale web inesistente, a distanza di un anno, senza che nel frattempo l’Amministrazione abbia posto in itinere un bando pubblico o si sia rivolta al Mepa, il Mercato Elettonico delle Pubbliche Amministrazioni, qualche mese fa, sempre la stessa Amministrazione esibì in pompa magna il nuovo portale Visitascoli.it. A presentarlo oltre al sindaco e l’assessore competente, c’erano i rappresentanti (per altro volti già noti di altre società e consorzi risaputamente in rapporti pregressi ed in corso con il Comune) di una cooperativa a responsabilità limitata che avrebbe teoricamente in maniera gratuita lavorato al progetto. Ma la gratuità la si è palesata solo recentemente”.

“La prima curiosità – prosegue – è data dal fatto che il dominio visitascoli.it (registrato il 5 novembre 2012) risulterebbe inizialmente intestato ad una fin troppo nota cooperativa sociale per azioni, già anch’essa in fitti rapporti con l’Amministrazione comunale. Rapporti altamente fitti al punto che al suo interno operava almeno fino al 2014 con incarichi direzionali un ingombrante esponente della maggioranza che sostiene il sindaco tutt’oggi. Oggi questo esponente è peraltro uno degli amministratori più in vetrina del Comune. Di fatto anche all’interno del portale erano all’epoca presenti in maniera molto evidente i loghi della coop spa di cui sopra, che sempre curiosamente avrebbe i suoi uffici “gomito a gomito” o “porta a porta”, se si preferisce, con quella dell’altra coop, quella arl, che però ha una distinta sede legale. In concomitanza con l’uscita del portale viene posta poi in essere anche un’ampia campagna pubblicitaria chiaramente a pagamento sui social network, senza considerare che il portale gira su un hosting dedicato che ha un costo annuale comunque importante”.

“Un quotidiano locale – ancora l’esponente di Voi con Noi – in un articolo dell’11 marzo scorso a firma di un giornalista tutt’altro che sconosciuto all’Arengo sostiene che si tratta di “uno strumento dal costo complessivo di 25 mila euro”. Alla successiva interrogazione in merito del consigliere comunale del Pd, Francesco Ameli, l’amministrazione risponde, sebbene parzialmente ai quesiti posti, che la coop arl si sarebbe offerta gratuitamente di realizzare il progetto. L’hosting e la campagna pubblicitaria, allora chi li ha pagati?”

“A seguito dell’interrogazione, ma che coincidenza, improvvisamente sul portale scompaiono i loghi della coop spa ed appare la scritta: versione beta, ovvero versione non definitiva o che dir si voglia, progetto pilota. Nel mentre il dominio, altra casuale contemporaneità, viene trasferito dalla coop spa alla coop arl, che non possono dire di non essersi mai incontrate sul pianerottolo dell’ufficio. In data odierna, 4 luglio 2015, il dominio è a nome del Comune di Ascoli Piceno, sempre ospitato, a lor dire, gratuitamente, su server della coop arl. L’amministrazione quindi “chiarisce” anche che il progetto è in fase beta e che nei successivi 4 mesi, quindi in questo luglio, verranno delineate le determine per la gestione dello stesso, che finora sarebbe stato gestito gratuitamente. Tralasciando il fatto che il giorno della presentazione in pompa magna si sarebbe potuto specificare che il progetto pilota era stato realizzato gratuitamente dalla generosa e ben nota coop arl e che quindi i 25000 euro sarebbero stati ancora da assegnare, dalla determina 142 del Comune sembrerebbe che la cifra dedicata per il 2015/2016 sarebbe ben più alta, anche se purtroppo mal si comprende come ci si potrà proporre per l’assegnazione. Magari un bando? O una determina? Anche perché la torta di visitascoli parrebbe ancora più ampia ed appetitosa di quel che sembra, visto che dalla determina si evince che il gestore del portale visitascoli dovrà anche effettuare il restyling grafico e tecnologico di tutti i siti del Comune (mostra, Quintana, teatro, ecc)”.

“Vedremo – conclude Petrelli – come finirà questa vicenda e chi si papperà e come se la papperà la maxi torta, nel mentre ci piacerebbe sapere dal sindaco, o dall’assessore , perché per il progetto pilota, sebbene apparentemente gratuito o “a rimessa”, non è stato fatto almeno un avviso pubblico, vista la trasparenza sbandierata con tanto d’evento dal sindaco stesso e da quell’ex dirigente della coop spa oggi amministratore del comune”


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