MONSAMPOLO DEL TRONTO – Un Paradiso per il gusto, l’Italia intera. Lo sappiamo, ma ogni volta che si scoprono nuove (o vecchie) tipicità, sembra entrare in un nuovo angolo di Eden. Così Conad Adriatico, per la decima edizione de “La Casa del Gusto”, presenta ben 219 espositori che mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre, nella sede di Monsampolo del Tronto, saranno presenti con le loro specialità, tra le migliori del Bel Paese.

L’obiettivo, per Conad Adriatico, è valorizzare ulteriormente le produzioni locali ad alta qualità, spesso realizzate da piccolissimi produttori: “Le nostre radici sono sul territorio, e la nostra attività è caratterizzata da un connubio inscindibile” spiega l’amministratore delegato di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando.

Sono ben 699 i fornitori locali per Conad Adriatico, che da anni, oltre i 372 punti vendita nelle cinque regioni di riferimento, ne ha altri anche in Albania (33) e Kosovo (4) quasi interamente forniti di merci italiane. Di questi, 12 sono della Basilicata, 208 della Puglia, 83 del Molise, 252 abruzzesi e 144 marchigiani: il tutto per un fatturato di 212 milioni di euro, di cui 82 milioni per le Marche.

“Lavoriamo sodo per continuare a sostenere le economie locali e prestare attenzione ad un consumatore sempre più attento alla qualità – afferma Federico Stanghetta, direttore commerciale di Conad Adriatico – Con questo show room evolviamo per presentare l’eccellenza sostenibile a livello ambientale, culturale ed economico”.

Tantissime, effettivamente, le prelibatezze presenti: dalle nuove olive all’ascolana al tartufo estivo piceno ai formaggi di altissima qualità, dalle birre artigianali al culatello di maiale allevato allo stato brado, dal pane alla canapa a 12 diverse qualità di apprezzato prosciutto, per finire con una forma di Parmigiano Reggiano invecchiato di 150 mesi, “una rarità per molti quasi incredibile”.

Gusti per il palato ma anche negli occhi, come possibile apprezzare nella nostra ricchissima fotogallery.

Un potenziamento del settore alimentare che è anche una strategia di riposizionamento nel mercato, come ricorda Di Ferdinando: “Negli anni ’90 sono sorti i primi ipermercati, luoghi in cui tutti i prodotti potevano essere acquistati. Successivamente vi è stata una specializzazione, dall’elettronica allo sport all’intimo, per cui abbiamo notato come puntando i nostri sforzi sul fresco e sul freschissimo si riesce ad assorbire i colpi della concorrenza e della crisi”.

In questo modo sono stati salvati posti di lavoro, pur all’interno di una ricollocazione grazie all’apertura di nuovi punti vendita. La clientela è aumentata ma è diminuito lo scontrino medio: “Chi prima comprava due etti di prosciutto San Daniele, oggi ne compra uno” spiega Di Ferdinando. Ma non per questo ripiega su prodotti più scadenti anzi sono proprio quelli a più alta qualità che trascinano il settore. Così nel 2014 Conad Adriatico ha avuto un giro d’affari di oltre 900 milioni di euro, con la presenza di circa 11 milioni di persone nei suoi negozi e un incremento dell’1,7% rispetto all’anno precedente.

Nella due giorni del 7 e 8 ottobre una giuria di degustatori decreterà anche qual è il miglior prodotto presente per ciascun settore merceologico, e al termine sarà nominato un “best in show”, ovvero il miglior prodotto fra tutti. La giuria è composta da Gino Celletti, consulente alimentare all’Expo di Milano, Daniele Tinelli, e i giornalisti e food blogger Maria Santarelli e Franca Rosso.


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