ASCOLI PICENO – Un convegno, il 16 e 17 ottobre all’auditorium Tebaldini di San Benedetto del Tronto per ripercorre i fatti, le storie e i sentimenti che si sono susseguiti durante il primo grande conflitto mondiale.
Sotto la guida di esperti delle Università di Macerata, Teramo, Urbino, Siena, Bolzano, Lubiana e Patrasso, si svolgerà un dibattito culturale, “L’Adriatico 2015/1915. Le memorie della Prima Guerra Mondiale e la costruzione della pace”, sui vari aspetti che una guerra comporta, analizzati con le memorie del passato e finalizzati ad un mantenimento vivo dei fatti storici.

Organizzato da Costantino Di Sante – direttore dell’ Isml Ascoli, l’Istituto Provinciale per la Storia del movimento di liberazione delle Marche e dell’età contemporanea sez. di Ascoli Piceno, le due giornate prevedono vari interventi strutturati a delineare la storia dello svolgimento del conflitto da alcuni luoghi di maggiore coinvolgimento quali il triveneto, l’Austria, l’attuale Slovenia, alle Marche: una visione d’insieme lungo le coste di uno stesso mare, il mare Adriatico.

Dalle 9.00 alle 13.00: Oswald Uberegger della Libera Università di Bolzano, sul tema “Le memorie della Grande Guerra in Austria”; Petra Svoljsak, dell’accademia delle Scienze e Arti Slovene di Lubiana, con il ricordo della Prima Guerra Mondiale in Slovenia; Elli Lemonidu dell’università di Patrasso, “La costruzione della memoria nel primo conflitto mondiale in Grecia”; Nicola Labanca dell’Università di Siena con “Commemorazioni e politiche della memoria in Italia” e infine Ilaria Biagioli dell’Università di Urbino con “I cattolici e le memorie della Grande Guerra”.

Dalle 15.30 alle 19.00: presiede Gennaro Carotonuto dell’Università di Macerata. Interverranno: Marco Severini dell’Università di Macerata con “Sbarchi, affondamenti, e memorie”; Costantino Di Sante dell’Isml Ascoli con “La mobilitazione dei civili”; Giuseppe Merlini (Archivio storico Comune di San Benedetto) con “L’Adriatico da mare pescoso a mare interdetto”; Piero Di Girolami, Università di Teramo, con “La mobilitazione industriale nell’Italia centrale”; Lidia Pupilli, Università di Macerata, “Monumenti, lapidi e uso della memoria”.

Autore di diversi libri, Costantino Di Sante, ha caratterizzato il secondo giorno di dibattito, sabato 17 ottobre dalle 10.00 alle 13.00, con una tavola rotonda dal tema “Dalla Grande Guerra alla Macroregione Adriatico-Ionica. Prospettive di cooperazione e sviluppo” con riflessioni e approfondimenti cui parteciperanno Giovanni Gaspari, sindaco di San Benedetto, Luca Ceriscioli, presidente Regione Marche, Fabio Pigliapoco, segretario generale Adriatic and Ionian Initiative, Matteo Tacconi, giornalista est.com, Nicola Labanca (UniSiena) coordinati da Lorenzo Cremonesi inviato speciale del Corriere della Sera.

A corollario di questo importante appuntamento, due linguaggi espressivi diversi contribuiscono a focalizzare l’attenzione sulle conseguenze di una guerra:all’ingresso dell’auditorium una installazione “…in trasparenza, la guerra” dell’artista Tiziana Ovelli mette in luce, con una sequenza di immagini, i devastanti cambiamenti della società e con un breve racconto, i tormenti e le paure dell’uomo.

Al Teatro Concordia a San Benedetto andrà in scena lo spettacolo teatrale “Figlie dell’epoca” di e con Roberta Biagiarelli basato su un evento inedito della Grande Guerra che ebbe per protagoniste 1136 donne pacifiste.


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