ASCOLI PICENO – “Basta piangersi addosso” un’affermazione vigorosa per scuotere le menti di tutti i Piceni, dagli adulti ai giovani dagli imprenditori ai disoccupati e soprattutto gli scoraggiati, tutti sono chiamati a raccolta dal Presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini che, al convegno della 13ma giornata dell’economia Traiettorie di sviluppo per il Piceno”, non si è risparmiato in parole di incoraggiamento e ravvedimento. “Non possiamo più ragionare per settori scollegati tra loro, per appartenenze. L’unico aspetto che ci deve unire è la vicinanza alle imprese ed ai giovani. Perché le divisioni non hanno senso in un mondo globalizzato, dobbiamo invece coltivare un sogno, ampliare le nostre prospettive perché abbiamo le idee, le risorse e le persone che hanno voglia di investire nel proprio futuro”. Ha esortato tutti a riflettere sull’evoluzione in atto e a cambiare le vedute per essere più elastici ai cambiamenti ed avere così la prontezza di idee per affrontare il mercato che ormai, si presenta in un modo e, repentinamente cambia volto. “Bisogna imparare a capire e ottimizzare i nuovi supporti che ci arrivano dalle conoscenze innovative dei giovani”.

A tal proposito, sono state premiate, nell’ambito di un concorso dell’Istituto Cultura d’Impresa, tre studentesse: Daniela Victoria Cassas ed Eleonora Spaccasassi dell’Ipsia di San Benedetto del Tronto ideatrici di “I Blows” , un’idea che permette ai capi di abbigliamento di cambiare colore e Jhessica Ferreira dell’Istituto Professionale Statale di Cupra Marittima, ideatrice della “Sartoria Digitale”, idea che consente di produrre abbigliamento personalizzato.

Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, ha sottolineato l’importanza di applicare l’innovazione, intesa nel suo complesso tra tecnologie, conoscenze digitali e nuove metodologie, per risolvere problematiche economiche e sociali. A chiudere l’introduzione al tema della riunione, la lettera del Prefetto di Ascoli Piceno, Graziella Patrizi con la quale esprime il sostegno della prefettura nel coadiuvare il lavoro della Camera di Commercio in particolare nella tutela della legalità, fondamento per una sana attività di impresa.

Si è entrati nel vivo del dibattito con l’analisi del professor Gianluca Gregori, Pro Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, che esemplifica la situazione economica picena, definita “un territorio in metamorfosi”, in una serie di capisaldi partendo dall’andamento altalenante della popolazione che, nel corso degli ultimi decenni, ha registrato un calo sopperito in parte dalla popolazione straniera. Il territorio cambia, non è omogeneo, si profilano zone scarsamente abitate, abbandonate a causa delle migrazioni per lavoro o addirittura abitate in maggioranza da stranieri, che producono un impoverimento territoriale, una mentalità di sopravvivenza e di rassegnazione basata solo a curare il proprio “particulare” con profitti scarsi che non favoriscono il recupero dell’area interessata perché non producono marginalità che incrementino l’occupazione e il conseguente sviluppo territoriale.

La visione non deve essere nelle “valli” intese come settori stagni ma deve rivolgersi ai “crinali” ovvero affrontare le problematiche guardando oltre la vetta delle difficoltà e del guadagno immediato per creare un territorio condiviso. Sfruttando le risorse ambientali e agro-alimentari pianificare azioni che seguano, ognuna nel suo ambito, lo scopo di rilancio del territorio. Così ad esempio, i benefici del turismo dovranno estendersi, allargarsi, a tutto il comprensorio con una programmazione che comprenda una vasta area visitabile dal turista. Da questa azione si mette in moto una catena di attività collaterali che andranno a risollevare l’economia: l’uso del digitale per la comunicazione, la proiezione sul mercato internazionale, una scaletta di eventi, la valorizzazione del potenziale agro-alimentare e di tradizione, daranno un nuovo impulso alle piccole imprese.

In parte questo meccanismo è già in opera e in modo ancora blando si riscontrano i primi segnali di ripresa: è il caso dell’aggregazione di imprese del tessile (Marche e Abruzzo) che, pur mantenendo ognuna la loro competenza, insieme si pongono sul mercato globale come Rete ITS (Integrated Textiles Services) per una maggiore forza competitiva. La neo-nata rete del travertino piceno che raggruppa alcune aziende di lavorazione di questa pietra tipica del territorio; un’altra tipicità che mantiene un buon andamento è il tartufo e anche in questo caso diverse aziende lavorano insieme. L’analisi del professor Gregori, dunque, punta sull’impegno e determinazione di mantenere e migliorare le numerose risorse disponibili sul territorio modulando le iniziative alla domanda di mercato.

Le considerazioni di Marco Marcatili dell’ Istituto di consulenza economica Nomisma, seguono il ragionamento del prof. Gregori e, sulla base di dati statistici, delinea le aree tematiche sulle quali intervenire con iniziative concrete. Le vie di sviluppo da intraprendere devono avere una dimensione sociale e una ipotesi tiene in considerazione la produzione di beni collettivi, risorse materiali o immateriali condivise, che possono essere fruite contemporaneamente da più persone o da comunità di utenti: si prefigura la necessità di sforzi comuni tra enti e imprese e la progettazione di infrastrutture capaci di permettere il salto nell’innovazione.

Secondo i dati, il vero crollo occupazionale si è avuto nel decennio tra il 2001 e il 2011 prima quindi della crisi economica, le imprese hanno avuto una flessione nella crescita, ma nonostante ciò si è registrato un discreto fatturato in determinati settori come il digitale, la meccanica di precisione, l’agro-alimentare, il turismo.
Un altro segnale positivo è dato dalle start up, gli avvii di impresa da parte dei giovani che, puntando sull’innovazione, impiantano sul territorio nuove prospettive lavorative.

Vagliando i risultati delle ricerche di mercato, secondo il dott. Marcantili, le azioni possibili per andare verso una ripresa economica consistono nella riqualificazione dell’area Ex Carbon con la costruzione di un polo tecnologico, un service territoriale, cioè una rete di attività del settore turistico e agro-alimentare che, in connessione, facciano progredire lo sviluppo del territorio. Un ruolo determinante sarà svolto dall’attività di promozione del Piceno che dovrà avvalersi di metodologie e tecniche attrattive e comunicative all’avanguardia.


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