ASCOLI PICENO – Con stupore dobbiamo far sapere ai nostri lettori e ai cittadini del Piceno, e non solo, un fatto che sembra piovere da un tempo lontano. Tanto che avevamo pensato ad un errore. Ma la risposta del segretario generale della Fondazione Carisap di Ascoli Piceno ha chiarito che non di errore si tratti, ma di deliberata volontà. Ed è impossibile capire perché.

La Fondazione, ci ha fatto capire Fabrizio Zappasodi, invita alle conferenze stampa chi vuole. E sempre Zappasodi afferma che i comunicati vengono pubblicati sul sito della Fondazione, forse credendo che i giornalisti, piuttosto che porre domande, possano lavorare meglio col copia e incolla. Oppure che l’invito ad una conferenza stampa, per una testata locale, sia un magnanimo riconoscimento e non il modo per essere attraverso la mediazione giornalistica, a contatto con la comunità di riferimento.

Ci sorprendiamo infatti che ci si dichiari così tranquillamente contrastanti con quanto espresso poi ufficialmente e con soddisfazione. Si legga il “Chi Siamo“: “Le Fondazioni di origine bancaria svolgono la loro attività nell’esclusivo interesse generale delle comunità di riferimento e rispondono del loro operato, interpretando le esigenze e corrispondendo alle istanze del proprio territorio, in maniera imparziale e con spirito di collaborazione con i soggetti espressione delle realtà locali, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale (come declinato dall’articolo 118, comma 4, della Costituzione)“.

Come si possa perseguire un “interesse generale” in “maniera imparziale” con “spirito di collaborazione con i soggetti espressione delle realtà locali” se nel momento in cui si esplicita una comunicazione si decide di “selezionare” (e quindi diventare parziali, preferire una parte all’intera comunità giornalistica) e di non avere spirito di “collaborazione”. Come perseguire un “interesse generale” se nel campo dell’informazione si impedisce alla stampa di svolgere allo stesso modo il lavoro. Come si possono “interpretare le esigenze” e “corrispondere alle istanze” se già, all’atto della comunicazione, le stesse vengono selezionate?

Questa la nostra richiesta:

Gentile presidente dottor Vincenzo Marini Marini,

con la presente sottoponiamo alla Sua attenzione le notizie apparse sui quotidiani “Il Messaggero”, “Il Corriere Adriatico” e “Il Resto del Carlino” in edicola il 28 ottobre 2015, che contengono, senza ombra di dubbio, notizie diramate durante una conferenza stampa che si è tenuta nei locali della Fondazione Carisap alla sua presenza, di cui anche voi date sintetica informazione nel vostro sito http://www.fondazionecarisap.it/presentato-il-budget-2016-della-fondazione-previsti-ricavi-per-104-milioni-di-euro/.

Desideriamo capire perché le nostre testate, PicenoOggi.it e RivieraOggi.it (solo negli ultimi 30 giorni abbiamo superato le 970 mila visualizzazioni di pagina, come lei ben si renderà conto da attento lettore) non sono state invitate alla conferenza stampa. Da tempo, inoltre, nonostante assidue convocazioni e nostra presenza, non riceviamo convocazioni e comunicazioni da parte della Fondazione Carisap. 

Desideriamo capire se questo spiacevole episodio, al quale vorremmo si potesse rimediare con un incontro chiarificatore, sia stato un errore o se invece sia una precisa scelta di comunicazione della Fondazione Carisap, che esclude dalle convocazioni (e comunicazioni?) testate on line e televisive.

RingraziandoLa per l’attenzione, Le chiediamo gentilmente di inviarci una rapida risposta riguardo i nostri dubbi.

Cordialmente

Pier Paolo Flammini, direttore PicenoOggi.it, Nazzareno Perotti, direttore RivieraOggi.it

 


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