ANCONA – Giunge dalla vicina Umbria l’eco di un incontro che potrebbe essere epocale: i presidenti delle Regioni Marche, Luca Ceriscioli, Umbria, Catiuscia Marini, e Toscana, Enrico Rossi, si sono incontrati a Perugia sabato 21 novembre per avviare un percorso che, nelle intenzioni, potrebbe condurre alla creazione di una unica “macro-regione” del Centro Italia comprendente appunto Marche, Umbria, Toscana.
Il quotidiano on line umbro www.tuttoggi.info dà informazioni sull’incontro in questo link, nel quale si legge che “sembra chiuso il dibattito per la trattativa con le altre regioni. I giochi sono ormai fatti, nonostante le Marche non rinuncino a una visione “adriatica” e rivolta anche al Mar Ionio”.
Anche se l’iter, come si legge, non verrà avviato prima dell’imminente 2016 anche per verificare la risposta dei territori locali.
Chiediamo ai nostri lettori di esprimere la propria opinione in merito anche perché nelle scorse settimane era circolata una proposta di legge del senatore democratico Raffaele Rannucci di riduzione del numero delle Regioni che prevedeva la fuzione di parte delle Marche, di parte dell’Abruzzo e della provincia di Rieti (leggi qui). E’ possibile commentare questo articolo facendo il login o attraverso il riconoscimento della propria pagina “social”.
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Per motivi geografici la soluzione migliora sarebbe Perugia (o Arezzo).
Non mi piace affatto, abbiamo poco in comune e c’è una barriera appenninica notevole che ci impedisce comunicazioni facili e veloci; per arrivare a Pisa o Firenze servono minimo 4-5 ore… e si fa prima circumnavigando per Bologna!
Noi siamo naturalmente l’area Adriatica, una macro regione andrebbe fatta con Romagna-Marche-Abruzzo, che condividono scenari costieri e problematiche simili.
Sarebbe utile sapere “tecnicamente” cosa cambierebbe. Poi la sede la possono fare dove vogliono. E’ l’ultimo dei problemi.
Temo che per due i maggiori dei problemi che hanno portato in ROSSO il bilancio della nostra provincia forse potrebbero avere almeno una soluzione.
Mi riferisco all’incapacità OGGETTIVA del saper amministrare dei nostri politici.
Forse i Toscani e gli Umbri sono, non dico più bravi, ma meno incapaci.
Per il secondo dei problemi, e mi riferisco alla miriade di persone assunte e non lavoranti che percepiscono uno stipendio a sbafo, temo…. Che il problema resti così com’è.