ASCOLI PICENO – Migliaia di risparmiatori disperati: è questa la situazione che s’è venuta a creare dopo il decreto del Governo Renzi che ha salvato Banca Marche (divenuta, nel frattempo, “Nuova Banca Marche”) ma che è costata tantissimo a circa 43 mila azionisti e titolari di depositi nella banca marchigiana. Di seguito un post di Paolo Cardenà, maceratese, esperto finanziario e autore del blog “www.vincitorievinti.com

800 mila euro.
Mi contatta un signore, sulla ottantina di età, ex imprenditore. Mi dice: “Mi sentivo ricco, sapendo di quei risparmi. Ero tranquillo anche per i miei due figli. Oggi sono rimasto con 20 mila euro. E non mi perdonerò mai la colpa di non aver saputo tutelare quei risparmi. Non tanto per me, che so condurre una vita senza grosse pretese. Ma per i miei figli, ai quali non potrò trasferire granché, nonostante una vita di duro lavoro e sacrifici.
Ho comprato quelle maledette obbligazioni perché suggerite dal direttore della banca: un bravo ragazzo che ho visto crescere. E ogni volta che sono andato a chiedere informazioni, mi ha sempre rassicurato dicendomi: i prezzi risaliranno, la banca ha qualche problema passeggero, ma presto si risanerà tutto. Ora ho capito cosa intendeva dire“.

E’ il racconto di Antonio: una persona distinta, seria ed onestà. E’ lo stesso dramma patito da decine di migliaia di risparmiatori che hanno visto andare in fumo i risparmi accumulati con il sacrificio sopportato da alcune generazioni, in una regione popolata da persone operose e vocate al lavoro e al risparmio.
Fa riflettere. Ed é solo una delle tante storie che sto ascoltando.


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