ASCOLI PICENO – Alle ore 9.10 del 19 dicembre è giunta sulla linea telefonica di soccorso pubblico 113 una brevissima telefonata con la quale un anonimo interlocutore con voce camuffata aveva segnalato la presenza di un ordigno esplosivo all’interno del centro commerciale Oasi di Ascoli Piceno.

Immediatamente erano stati attivati tutti i protocolli antiterrorismo, recentemente rafforzati a seguito degli eventi internazionali, inviando sul posto unità operative della Polizia di Stato al fine di gestire la situazione ed evitare situazioni di panico in una giornata in cui il centro commerciale era affollatissimo. Il personale che aveva ricevuto la telefonata ha verificato immediatamente che la stessa era stata effettuata dal posto di telefonia pubblico situato all’interno del centro commerciale Oasi.

Con l’ausilio degli addetti alla sicurezza del centro commerciale sono state quindi acquisite le immagini registrate dall’impianto interno di videosorveglianza, grazie alle quali si è potuto documentare il momento in cui è stata effettuata la telefonata. Si riusciva quindi a seguire l’autore dall’ingresso all’uscita dal centro commerciale verificando nell’immediatezza che non avesse lasciato pacchi o oggetti all’interno dei locali.  Inoltre dalle prime informali informazioni assunte dalla Squadra mobile e Digos della Questura immediatamente giunte la persona risultava essere un italiano, cliente abituale del centro commerciale.

Gli accertamenti esperiti e lo scambio di informazioni con i Carabinieri, corroborate anche da raffronti tra la documentazione video-fotografica acquisita e quella presente nel web e in particolare presso il social network Facebook, hanno portato nella tarda serata del 19 dicembre all’identificazione dell’autore della telefonata che risulta essere L. R., cittadino italiano nato e residente a Ascoli Piceno di 40 anni.

E’ stata quindi effettuata a casa della persona una perquisizione  e sono stati rinvenuti e sequestrati gli elementi di abbigliamento che permettevano di identificare perfettamente la persona come l’autore della telefonata. La persona condotta in Questura si è assunta la totale responsabilità del gesto ed è stata pertanto denunciata all’autorità giudiziaria.


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