ASCOLI PICENO –  Anche quest’anno ad Ascoli si celebra la “Giornata della Memoria“, per non dimenticare l’atrocità della Shoah, a 71 anni dalla scoperta e dalla liberazione del campo di Auschwitz. Quel 27 gennaio 1945 il  mondo scoprì l’orrore e le atrocità compiute dai nazisti contro il popolo ebraico e non solo. Le iniziative  sono organizzate dall’associazione culturale “Il Portico di Padre Brown” con il patrocinio del Comune, della Provincia, della Prefettura, della Diocesi di Ascoli e con la collaborazione dell’Ascoli Piceno Festival e del Circolo Cittadino.

La presidente dell’associazione “Il Portico di Padre Brown”, Pina Traini motiva la scelta di celebrare questa importante giornata perchè “è importante fare un percorso inedito della cultura ebraica e conoscerla come si deve. E’ una cultura profonda che fa parte di tutti noi. Quando abbiamo iniziato questo percorso, abbiamo scoperto che ci sono alcuni cittadini di religione ebraica che si nascondevano e che grazie a queste celebrazioni si sono avvicinati e hanno voluto partecipare con noi. Ho anche recentemente incontrato la vicepresidente della Regione Anna Casini alla quale ho chiesto un’aiuto per realizzare i Treni della Memoria, già attivi in tante realtà italiane. Per me è importante questa giornata perchè è importante creare un forte legame con quelli che Giovanni Paolo II chiamava i nostri fratelli maggiori”.

Il sindaco Guido Castelli rimarca l’importanza di ” combattere l’antisemitismo. In Francia è stato sconsigliato ai cittadini di religione ebraica di usare la kippah (il  tipico copricapo) per evitare aggressioni. In molti, stanno scappando in Israele per evitare problemi. Il Centro Simon Wisenthal ha anche definito il leader laburista inglese come uno dei maggiori antisemiti d’Europa. Dobbiamo diffondere la cultura della tolleranza contro l’odio antisemita”

Il Vescovo Giovanni D’Ercole ricorda che “ogni iniziativa è utile per combattere l’antisemitismo, e l’individualismo rende difficile il dialogo. Cristiani ed ebrei devono dialogare. Dobbiamo conoscerci meglio per vivere la nostra vede. Non dimentichiamo che la Shoah oggi colpisce anche i Cristiani in tante zone del mondo”.

Il programma inizia il 24 gennaio alle 17,30 al Circolo Cittadino con il tradizionale “Tè Yiddish” , un incontro rituale con storielle e dolcetti ebraici. Lunedì 25 a partire dalle 10. 30 nella Sala Cola d’Amatrice ci sarà la lettura del romanzo di Primo Levi “Se questo è un uomo” in un’ideale staffetta che riguarda tutti i cittadini, quando ci sarà un’alternanza alla lettura dei vari passi del celebre libro per 8-9 ore totali.

Il 27 gennaio, la giornata istituzionale, quest’anno si arricchisce di una presenza straordinaria. Arriva da Israele uno degli ultimi sopravvissuti alla tragedia dell’Olocausto, ovvero il rabbino e scrittore Michael Urich, autore del libro appena uscito “Il bicchiere mezzo pieno “che alle 10,30 a Palazzo dei Capitani incontrerà i giovani e gli studenti della città. Il religioso è l’unico della sua famiglia ad essere uscito vivo dal campo di sterminio di Buchenwald.

Alle 15,30 ci sarà la consueta preghiera congiunta  nella zona ebraica del cimitero di Ascoli alla presenza del Vescovo D’Ercole e del Rabbino Urich mentre la giornata si concluderà alle 20.00 al ristorante “Le Scuderie “con la cena Kosher, ovvero con pietanze cucinate secondo le regole culinarie ebraiche.


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