ASCOLI PICENO – La guerra del maiale. L’evento patrocinato lo scorso fine settimana dal Comune e dalla Provincia di Ascoli, l’Ascoli Maial Fest, diventa materia di scontro politico. Sulla vicenda interviene il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Davide Falcioni, il quale scrive che “Apprendiamo che lo scorso weekend Ascoli Piceno è stata animata da un evento culturale di alto livello, l’Ascoli Maial Fest organizzato dal Club41, associazione privata di non ben definiti soggetti con presunte finalità culturali. Il programma (leggi) della tre giorni è un condensato di volgarità e sessismo e stupisce che il Comune di Ascoli e persino la Provincia abbiano offerto il loro patrocinio”.
“Leggendo il programma si scopre infatti che – tra le iniziative “culturali” – c’è la “gara della salsiccia” riservata a sole donne (per, testualmente – verificare l’abilità nel maneggiare la salsiccia). Poi non manca il “tiro del segone” per le coppie: naturalmente anche in questo caso ogni allusione è del tutto casuale. Come se non bastasse i suini sono stati fatti “esibire” in rocambolesche sfide e in alcuni casi successivamente macellati, in spregio totale di un insegnamento saggio e antico che invita a “non giocare con il cibo”. Cose che si apprendono intorno agli anni dell’asilo, ma a cui evidentemente gli organizzatori sono stati impermeabili”.
“Ma è il sessismo a farla da padrone: proprio nei giorni in cui ci si scandalizza per i “fatti di Colonia” nella civile Ascoli Piceno delle donne venivano invitate a competere in una gara nel “maneggiare” una salsiccia, o nel tiro del segone, o in altre amenità del genere. Verrebbe da chiedersi come mai il Comune di Ascoli Piceno e la Provincia abbiano accettato di patrocinare l’evento, e se siano stati persino elargiti dei fondi pubblici per contribuire alla riuscita del “Maial Fest”. Nel frattempo registriamo sconsolati che sotto l’etichetta di “evento culturale” ormai può confluire di tutto: persino un evento che promuove i più bassi luoghi comuni”.

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