ASCOLI PICENO –  Dopo l’approvazione dello scorso martedì, anche il Movimento 5 Stelle chiarisce la propria posizione sul voto contrario al Piano Regolatore.

Nella nota, i penstellati specificano la propria opposizione: “Questa volta col voto sul PRG abbiamo espresso un giudizio politico, e perciò abbiamo votato contrario. Nel farlo siamo stati anche facilitati – lo ammettiamo – dalla sostanziale irrilevanza pratica del nostro voto, perché va detto onestamente che se avessimo vinto noi le elezioni, o il Pd, non credo avremmo potuto ritardarne più di tanto l’adozione, né cambiare radicalmente questo PRG, considerando per esempio la necessità pratica di adeguarsi, in ritardo, al Piano Paesistico Ambientale Regionale, con i conseguenti vantaggi anche per i Cittadini nelle procedure burocratiche. Notiamo: ancora un ritardo, ancora una specie di emergenza”

“Tecnicamente, c’è poco da discutere. O meglio, si potrebbe farlo per giorni, ma l’incardinamento tecnico-giuridico è comunque solido, e piuttosto complesso, muovendosi tra analisi demografiche, geologiche, idrogeologiche, storiche, botaniche, architettoniche, ecc. prescrizioni normative di ogni genere, valutate e controvalutate da svariati enti, ultimo ma non meno importante la Provincia, che ha approvato il piano indicando 41 prescrizioni, tutte recepite senza batter ciglio, forse per sfinimento o per l’emergenza di cui sopra, dal Comune.”

Continua la nota del M5s: “E il rispetto per il lavoro dei tecnici l’abbiamo espresso con il nostro primo voto su questo Piano Regolatore, un voto favorevole su un passaggio tecnico, che ci ha esposti a innumerevoli critiche, saluti tolti, accuse a volte bizzarre, in generale poca voglia di capire e molta di parlare. Ma facciamo politica con l’idea di cambiare davvero le cose, e per cambiarle occorre innanzitutto capirle, il che significa anche distinguere le responsabilità, e poi agire non per cercare consensi, ma per quello che si ritiene giusto.”

Critiche al Partito Democratico: “in che senso, e con che faccia, il PD ascolano critica ora questa amministrazione? Per il colore dell’intonaco?Possiamo farlo con maggior libertà di pensiero e di espressione, e un po’ più credibilmente, noi. La cosa particolarmente triste è vedere questo sistema selvaggio e brutale applicato su un territorio, il Piceno, antropizzato da millenni, con un patrimonio paesaggistico, storico, urbanistico e architettonico inestimabile, negli ultimi decenni brutalmente violentato. Capiamo anche l’importanza del settore edile, così come dell’industria, per l’economia, ma è ora e passata di riconvertire questo settore: c’è un infinito lavoro da fare sulla riqualificazione, anche energetica, il restauro, la bonifica… Potremmo diventare un’eccellenza mondiale su questo. E invece continuiamo a sbagliare, costruendo case che tra l’altro neanche si vendono più, mentre aumentano quelle sfitte o inutilizzate, andando avanti a colpi di varianti. Di fatto questo Piano Regolatore, oltre che burocraticamente compilativo, è anche un ricettacolo di varianti, malamente o per nulla integrate al resto.”

 

 

 


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