ASCOLI PICENO – Vero che la stampa deve essere neutrale rispetto alla politica. Altrettanto sacrosanto che esprima una opinione disinteressata e sia sempre critica. Il che impone anche di segnalare le prese di posizione corretta. Come ci sembra quella del sindaco di Ascoli Guido Castelli in merito al riconoscimento della Vallata del Tronto, insieme alla Val Vibrata, come “area di crisi complessa”. Il decreto è stato firmato stamane, ma con una postilla: “Nessun investimento da parte dello Stato”. Sembra dunque un riconoscimento su carta: tanto complessa la crisi, quanto facile il suo riconoscimento, tanto inesistente l’intervento concreto. Di seguito le dichiarazioni di Castelli all’Ansa.

“Dobbiamo constatare con amarezza che il provvedimento del Governo Renzi non è sostenuto da alcuna risorsa economica. Neppure un euro nel quadro di un decreto che precisa testualmente di ‘non determinare alcun onere a carico del bilancio dello Stato’”. E’ il commento del sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli e dell’ex presidente della Provincia Piero Celani, attuale consigliere regionale di Fi, raccolti alla Bit di Milano.
Entrambi affermano: “Dopo le rassicurazioni fornite personalmente dal ministro Guidi e dalla vice presidente della Giunta regionale Anna Casini, ci si aspettava che il Governo ‘volesse sostenere concretamente il rilancio della nostra area industriale, duramente colpita dalla crisi. E’ stato così per la crisi dell’area ex Merloni di Fabriano, quando il Governo nazionale ha garantito qualcosa come 35 milioni di euro a supporto dell’Accordo di programma Marche-Umbria”. Per Rieti, continuano Castelli e Celani, ”sono state stanziate somme nazionali per 10 milioni di euro, per non parlare di Termini Imerese, che ha goduto di 150 milioni di fondi dello Stato. Insomma abbiamo il fondato sospetto che il Governo Renzi abbia mostrato un ‘braccino molto corto’ con il Piceno. Speriamo di sbagliarci ma non vorremmo che la montagna alla fine partorisse il più classico dei topolini”


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