ASCOLI PICENO – Un americano ad Ascoli. E’ la storia dell’ultra 70enne newyorchese Jeffrey Michael Goldberg, che si è visto conferire la cittadinanza italiana dopo un lungo iter burocratico in una cerimonia presieduta dal sindaco Guido Castelli.

“Sono cresciuto nella Grande Mela in un quartiere di migranti italiani a Brooklyn- dice Goldberg, professore universitario-. Ho sempre avuto contatti con l’Italia ed ho vissuto con mia moglie Elizabeth a Roma per 13 anni, lei lavorava con un’organizzazione internazionale di agricoltura. Abbiamo deciso di trovare un posto più tranquillo rispetto a Roma e la nostra scelta è caduta su Ascoli”.

Grazie ad un’amica ascolana i coniugi Goldberg sono arrivati nel capoluogo piceno e dopo sei vacanze hanno deciso di fermarsi, affascinati dalla bellezza e dalla qualità della vita della città delle 100 torri:

“Ho iniziato il processo di cittadinanza italiana a Roma, ma la burocrazia è stato un grande ostacolo- sottolinea ancora il professor Goldberg-. Per la legge Bossi-Fini sono dovuto rimanere in Italia in maniera continuativa per 10 anni e sono stato costretto ad aspettare per 17 anni a causa della lentezza della burocrazia romana”.

Ora che è a tutti gli effetti cittadino italiano Jeffrey Goldberg ha stretto un legame ancor più forte con una terra che ha sempre amato: “Mio nonno era romagnolo ed ha lavorato con donne italiane nel settore tessile di New York nel ruolo di sindacalista- aggiunge Goldberg -. Ad Ascoli si sta benissimo, è una città vivibile con gente cordiale e ospitale che ha grande orgoglio. Si dà molta importanza alla cultura, dall’arte fino alla musica classica e lirica. E’ fondamentale per me il fatto che ci sia una buona biblioteca civica, inoltre la cucina è fantastica, preferisco le olive ascolane alle mele newyorchesi”.


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