ASCOLI PICENO – Il Comando Provinciale dei carabinieri di  Ascoli Piceno ha diramato il resoconto del recupero dei computer rubati nella scuola di Acquasanta. (CLICCA QUI PER L’ARTICOLO PRECEDENTE)

Ricordiamo che nella notte tra martedì  27 e mercoledì 28 settembre ignoti si erano introdotti all’interno del nuovo plesso della scuola secondaria di I grado “Nicola Amici”  del Comune di Acquasanta Terme e dopo aver forzato alcuni infissi penetravano all’interno degli uffici della segreteria riuscendo ad asportare dieci personal computer parte oggetto di donazione della Banca Fideraum consegnati da personale dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Nucleo di Protezione Civile di Roma, parte forniti dall’Ufficio Scolastico Provinciale e già assegnati dal Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca.

Il furto è stato denunciato la mattina del 28 settembre dal personale di segreteria presso la locale Stazione dei Carabinieri, che immediatamente hanno allertato gli organi investigativi del Comando Provinciale di Ascoli Piceno per le indagini. I militari hanno vagliato nell’immediatezza tutte le possibili ipotesi investigative attivando ogni utile contatto sul territorio. Nelle prime 24 ore dal furto, i carabinieri sono riusciti a localizzare un giovane pregiudicato 38enne, manovale (di nazionalità albanese in regola con il permesso di soggiorno) domiciliato nella limitrofa provincia di Teramo ma abitualmente dimorante nella provincia di Ascoli Piceno. E’ stato bloccato a bordo del proprio furgone Fiat Iveco nel Comune di Spinetoli e a seguito di perquisizione veicolare veniva trovato in possesso di uno dei dieci computer rubati ad Acquasanta Terme.

I carabinieri, percepito che la pista investigativa intrapresa fosse quella giusta, hanno sviluppato tutte le informazioni raccolte arrivando nelle prime ore di venerdì 30 settembre all’individuazione di un altro pregiudicato, 58enne di origine macedone,  sempre gravitante nell’area dei Comuni della Vallata del Tronto. I militari hanno fatto irruzione nella sua abitazione a Stella di Monsampolo e dopo un’accurata perquisizione domiciliare rinvenivano ancora imballati altri due Pc dello stock oggetto del furto a scuola.

I militari intuendo che, il macedone potesse essere coinvolto in maniera più pregnante nella vicenda decidevano di approfondire gli accertamenti sul soggetto raccogliendo elementi tali da inchiodarlo alle sue responsabilità e convincerlo a consegnare nelle mani dei militari altri cinque computer che erano nella sua disponibilità.

I due pregiudicati sono ora indagati dall’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.

Le indagini proseguono per delineare compiutamente le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nell’episodio delinquenziale.


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