OFFIDA – Oltre 120 presenze, un locale assiepato in ogni spazio, prenotazioni chiuse con giorni di anticipo per raggiunti limiti: la “Cena di Autofinanziamento” organizzata dal Comitato del No alla modifica della Costituzione della Provincia di Ascoli Piceno, che si è svolta venerdì 7 ottobre presso il circolo Elio Fabrizi di Offida, si è rivelata un ristoratore abbraccio di popolo, di varia estrazione politica e ideale, e un momento di riflessione grazie agli interventi del professor Carlo Di Marco, docente di Diritto Pubblico all’Università di Teramo.
L’impegno dei volontari, improvvisatisi camerieri e cuoche per una sera, ha consentito di registrare un incasso al lordo delle spese sostenute pari a 1280 euro: questi fondi saranno totalmente impiegati al reperimento di materiale per la campagna elettorale che condurrà al voto referendario del 4 dicembre. Altresì 120 euro saranno devoluti in beneficenza a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 24 ottobre.
Il professor Di Marco, sollecitato dalle domande dei presenti, ha precisato come “questa modifica della Costituzione sia un passaggio pericoloso, il più pericoloso della storia repubblicana, perché rischia di scardinare il sistema istituzionale pensato nel 1948 e ripetutamente attaccato negli ultimi decenni, e consegnarci al Partito Unico, cosa che nella storia italiana abbiamo già conosciuto”.

Sul rischio di avere due diverse maggioranze tra Camera e nuovo Senato, Di Marco ha aggiunto: “Tutto ciò condurrebbe ad una paralisi istituzionale sconosciuta al dopoguerra ad oggi” mentre sull’attacco al regionalismo, conseguente alla modifica del Titolo V, il professore ha affermato che “si andrebbe contro la spinta regionalistica voluta dalla Costituzione, a favore di un accentramento statale: con la clausola di supremazia prepariamoci ad avere un Adriatico, e non solo, cosparso di trivellazioni, senza che nessuno si possa opporre”


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